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La svizzera salva il canone

L’esito del referendum: oltre il 70% dice no all’abolizione della tassa

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l servizio pubblico svizzero può contare ancora sul canone: il 71,6% degli aventi diritto ha infatti votato no al referendum del 4 marzo per l’abolizione della tassa, attualmente pari a circa 400 euro l’anno (451 svizzeri, è l’importo più alto d’Europa). Il referendum (“No Billag”) era stato promosso dall’Unione democratica di centro e dal Partito liberale radicale e vi ha partecipato circa il 54,1% degli aventi diritto. Il canone Svizzero sostiene la Ssr (Società svizzera radiotelevisione e radio locali e tv locali di servizio pubblico). «È un bel giorno per la SSR, che vede rafforzata la propria legittimazione come azienda di servizio pubblico», ha dichiarato domenica il presidente del Consiglio d’amministrazione della SSR Jean-Michel Cina. Il servizio pubblico svizzero ha comunque in programma un piano di efficienza e di reinvestimento pari a 100mln di franchi a partire dal 2019 per ridurre i propri budget.

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