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Al via il nuovo redditometro, controlli a partire dal 2009

Il fisco sfrutta le informazioni su spese e guadagni degli italiani contenute in 128 banche dati. Obiettivo: raccogliere 800 milioni di euro e far dimenticare il flop del 2012

Il nuovo redditometro è in funzione da poco più di un giorno negli uffici dell’Agenzia delle Entrate; l’obiettivo è trovare almeno 800 milioni di euro che sfuggono ai controlli del fisco e contribuiscono ad aumentare il sommerso in Italia. Il compito affidato al rinnovato sistema anti-evasione sarà difficile, anche alla luce del fallimento del precedente redditometro nel 2012: lo Stato aveva previsto di raccogliere 708 milioni, e invece ne sono arrivati soltanto 30, come recentemente confermato dalla Corte dei Conti.Ma cosa cambia con la nuova versione? Per prima cosa le fonti usate dal fisco per ottenere le notizie dei contribuenti, ovvero le 128 banche dati con le informazioni su spese e guadagni degli italiani. Si parte dai redditi del 2009, la macchina degli accerti manti si attiva nel caso le uscite di un cittadino superano le entrate del 20%.

COME FUNZIONA IL NUOVO REDDITOMETRO

100 i beni di consumo sotto la lente del nuovo redditometro, tra cui la retta dell’asilo, i giocattoli, il mutuo, i Bot, le spese alimentari, l’abbigliamento, la benzina, gli elettrodomestici e i cellulari