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Unified commerce, 5 motivi per cui le aziende devono adottarlo

I consumatori sono sempre più spesso alla ricerca di esperienze di acquisto su più canali, in cui le barriere che separano digitale e in-store vengono meno

Le aziende che vogliono continuare a essere competitive, generare fatturato e attirare clienti devono necessariamente aprirsi allo unified commerce, il commercio senza barriere, quelle che separano e-commerce e negozi fisici. Secondo la piattaforma di pagamento Adyen, oggi il cliente omnichannel rappresenta un’opportunità molto rilevante per le aziende: acquista quattro volte l’anno dal medesimo rivenditore contro le due del consumatore classico e spende in media il 30% in più. Ma questa non è l’unica ragione per cui vale la pena intraprendere una strategia unificata. Ne esistono almeno altre cinque. “Per il mercato italiano lo unified commerce rappresenta un’incredibile opportunità: questo Paese è casa di moltissimi fra i brand più importanti a livello globale e, al contempo, uno dei paesi preferiti dagli international shopper. Lo unified commerce permette di trarre il massimo da questa condizione privilegiata”, commenta Philippe de Passorio, Country Manager di Adyen Italia.

I vantaggi dell’Unified Commerce
  1. Pensare come i clientiI clienti non pensano per canali di acquisto separati, per cui le aziende che vogliono attirarli e fidelizzarli dovrebbero fare lo stesso, offrendo un’esperienza che unisca il meglio di online, mobile e in-store. È quanto sta cercando di fare Primadonna Collection, con l’aiuto di Adyen.

  2. Offrire lo shopping contestuale I consumatori vorrebbero poter comprare ovunque e in qualsiasi momento, anche sui social. Secondo i dati 451 Research, due consumatori su cinque fra i 18 e i 24 anni ammettono che la possibilità di acquistare direttamente sui social aumenterebbe il loro shopping online. Con lo unified commerce le aziende possono cavalcare questo bisogno e offrire uno shopping contestuale.

  3. Gestire i resi in modo miglioreIl reso è una parte integrante dello shopping online, specie in Europa, che vanta tassi di reso generalmente più alti che nel resto del mondo. L’utilizzo di una piattaforma unificata permette di ottenere il massimo anche nella gestione dei resi, per esempio sfruttando riferimenti incrociati che mettono in relazione prodotto e pagamento oppure offrendo la possibilità di riconsegnare i prodotti acquistati online direttamente in negozio o viceversa.

  4. Potenziare la lotta il contrasto alle frodi online Le frodi continuano a essere una criticità per le aziende, soprattutto per quanto riguarda l’e-commerce, dove il 4,09% degli ordini risulta essere fraudolento. Lo unified commerce potrebbe aiutare a contrastare in modo efficace e mirato il problema, senza compromettere la fluidità dell’esperienza di pagamento che potrebbe tradursi in un peggioramento della relazione con il cliente.

  5. Intercettare gli shopper internazionali Il target tradizionale rimane cruciale per i guadagni. Basti pensare che i turisti cinesi spendono in media quatto volte di più (416 euro). Le imprese devono quindi intercettarlo. Come? Permettendo ai clienti di pagare nel modo che più preferiscono, per esempio attraverso digital wallet – come Alipay e WeChat – il cui utilizzo ha registrato un +400% negli acquisti in store nell’ultimo anno.

Credits Images:

Foto di mohamed Hassan da Pixabay