
Rinunciare all’automobile in favore dei mezzi pubblici? Sarebbe un’ottima scelta. Non solo sotto il profilo ambientale, ma anche economico. Avere e usare una macchina, infatti, ha dei costi non indifferenti, che in gran parte finiscono nelle casse dello stato. Quali? Le tasse sui carburanti pagate dagli italiani ammontano a ben 35,9 miliardi di euro all’anno, mentre l’Iva per l’acquisto del mezzo è pari a 18,3 miliardi. A questi, si aggiungono 11,6 miliardi di introiti generici, 6,8 miliardi di euro per le tasse di possesso (il bollo) e 1,8 miliardi di tasse alla vendita. Complessivamente, i 37,3 milioni di vetture circolanti oggi in Italia valgano un incasso per lo stato di ben 74,4 miliardi di euro, il che equivale a 203 milioni di euro al giorno. C’è comunque chi sta peggio di noi. Innanzitutto, i tedeschi, che pagano otto miliardi in più di accise rispetto a noi, per un totale di 42,80 miliardi di euro. Anche il bollo è più caro in Germania: ogni anno questa voce frutta allo stato 8,9 miliardi di euro (contro i nostri 6,8 miliardi). Pure in Francia le spese per l’auto sono elevate: le tasse raggiungono i 39,2 miliardi di euro, mentre il bollo è più economico e fa guadagnare allo stato “solo” 0,7 miliardi.
In fondo alla classifica troviamo la Finlandia, il Portogallo e l’Irlanda, rispettivamente con 4,1 miliardi di accise e 1,2 di bollo; con 3,2 miliardi di tasse e 0,60 di bollo; e con 3 miliardi di tasse e 1,10 di bollo. Occorre considerare, però, che il parco macchine di Germania, Francia e Italia è molto più ampio di quello degli ultimi Paesi. Se anche il resto d’Europa avesse un numero di vetture uguale a quello italiano, allora gli Stati in cui avere un’auto costa di più sarebbero Finlandia, Irlanda e Belgio. La nostra penisola sarebbe quartultima, davanti alla Germania, alla Svezia e al Portogallo.