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Argea: nasce un nuovo polo italiano del vino

“Arte” e “Terra” gli elementi fondanti di un gruppo che – partendo dai marchi Botter e Mondodelvino, con la regia del Fondo Clessidra – vanta 6 sedi produttive in 4 Regioni e ricavi consolidati per 420 milioni di euro. Già annunciato un piano di investimenti da 50 milioni di euro

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È stata presentata oggi una nuova realtà nel settore vinicolo: Argea (Ar come “arte” e Gea come “terra”). Pensato dal Fondo Clessidra e condiviso da due storici marchi del vino italiano quali Botter e Gruppo Mondodelvino, Argea affronta la sfida dimensionale per competere sui mercati internazionali e per portare la qualità del vino italiano nel mondo. La storia e la visione imprenditoriale delle famiglie Botter e Martini, tramite la regia del Fondo Clessidra, hanno quindi conferito un importante heritage, costituendo una solida base per la creazione di un gruppo orientato al futuro.

L’assetto azionario del Gruppo vede una holding, partecipata in maggioranza dal fondo Clessidra, con un importante quota della famiglia Botter e una presenza della famiglia Martini e del management. Argea parte dai numeri ottenuti separatamente da Botter e Mondodelvino: ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro nel 2021, realizzati con il 95% all’estero, e in crescita di oltre il 18% rispetto al risultato dell’anno precedent, ma punta a crescere in maniera organica, ma anche per acquisizioni, perseguendo la creazione di valore e la sostenibilità. Il piano di investimenti da qui al 2025 sarà da 50 milioni di euro con attese ricadute positive anche sulle comunità locali in cui l’azienda opera. La nuova realtà vinicola conta sei siti di produzione distribuiti dalla Romagna al Piemonte al Veneto e numerose filiere coinvolte nel progetto provenienti anche da Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Puglia e Sicilia.

“Con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l’intero comparto enologico sui mercati mondiali”, ha dichiarato Massimo Romani, amministratore delegato di Argea. “Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l’ambiente in cui operiamo. Si tratta di un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all’estero che in Italia”.

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Massimo Romani, amministratore delegato di Argea