Il piano di massima per far fronte al terribile terremoto che ha piegato il Centro Italia è già stato stilato: dopo la fase attuale, avverrà lo sgombero delle macerie per una stima dei danni, poi la ricostruzione e la prevenzione delle aree. Il governo, secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica, punta a stanziare 2-3 miliardi di euro l’anno per rimettere in sesto l’Italia (intanto 50 milioni di euro sono già stati stanziati per le prime necessità, saranno coordinati dalla Protezione civile). La priorità, però, è quella di dare un tetto vero alle persone rimaste senza una casa: entro un mese, Palazzo Chigi ne è convinto, le persone abbandoneranno le tende e saranno alloggiate nei primi edifici su moduli, poi in casette in legno con l’obiettivo di dare una sistemazione stabile a tutti entro 4-5 mesi, quando sarà pieno inverno. Dalla primavera del 2017, poi, si partirà con la ricostruzione per la quale è stato consultato anche Renzo Piano. Si punterà a realizzare nuove abitazioni accanto a quelle crollate, senza togliere identità ai paesi colpiti, recuperano anche luoghi simbolo come la Chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice.
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