Spazio, Elon Musk porterà i primi uomini su Marte entro il 2025

Space X, in concorrenza con le migliori agenzie spaziali del mondo, accelera verso il Pianeta Rosso

Il Pianeta Rosso è sempre più vicino: la Space X di Elon Musk è pronta a sbarcare i primi umani sul suolo di Marte nel 2025. A dare l’annuncio è stato Musk stesso all’incontro internazionale Code Conference di Los Angeles, dove ogni anno viene presentato il meglio delle nuove tecnologie.

LA MISSIONE. La corsa a Marte fa gola, dunque, non solo alle agenzie spaziali di tutto il mondo (Stati Uniti, Europa e Cina sono al lavoro per inviare, entro il 2020, sonde e rover che esplorino la superficie marziana), ma anche i privati, che hanno dimostrato grande interesse per l’esplorazione dello spazio e hanno ottenuto risultati tali da lanciarli con un ruolo di tutto rispetto nella competizione. Per prepararsi alla missione, Space X ha già in programma una serie di missioni cargo che portino su Marte una serie di attrezzature che diventeranno poi necessarie all’equipaggio umano: il primo volo della capsula Red Dragon è previsto per il 2018, e dovrebbe ripetersi ogni due anni. La partenza degli astronauti della Space X, invece, è programmata per il 2024, con arrivo sul pianeta nel 2025: a seguire la medesima rotta del cargo Red Dragon, troppo piccolo per trasportare umani durante un viaggio così lungo, sarà un’altra capsula, che verrà presentata a settembre durante il Congresso Astronautico Internazionale, in Messico.

I CONCORRENTI. Se il programma verrà portato avanti nei tempi previsti, il team di Musk batterà perfino la Nasa: l’agenzia spaziale americana, infatti, farà partire la capsula Orion della Airbus Defence and Space e il proprio equipaggio non prima del 2030; a precederla su Marte ci saranno alcune missioni robotiche, la InSight (2018), che studierà il cuore del pianeta, e, nel 2020, un nuovo rover alla ricerca di tracce di vita e ossigeno. Anche l’Europa non sta a guardare: sempre nel 2020 partirà la missione ExoMars, che invierà un rover europeo sulla superficie del Pianeta Rosso al fine di perforarla fino a 2 metri di profondità e cercare tracce di vita marziana; il trapano che lo equipaggerà sarà italiano, costruito a Nerviano dal gruppo Leonardo-Finmeccanica.

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