Ryanair cita in giudizio eDreams e Google: contestate le percentuali

La compagnia aerea accusa il portale, “favorito” da Google, di ingannare gli utenti che lo utilizzano

Ryanair è sul piede di guerra: la contesa è tra la compagnia area irlandese e eDreams e Google. Le due piattaforme sono state infatti chiamate in causa dalla Alta Corte irlandese: l’oggetto del contendere sarebbero le percentuali guadagnate da eDreams e Big G nella vendita dei voli Ryanair.

IL CASO. La compagnia low cost ha citato in giudizio le sue piattaforme perché esse confonderebbero gli utenti sulla parte che effettivamente vende loro i biglietti. Secondo Ryanair, in particolare, non è chiaro che i biglietti aerei venduti da eDreams non siano acquistati direttamente sul sito della compagnia aerea: sembra infatti che la piattaforma reindirizzi i suoi utenti a un dominio ingannevole (ryanair.edreams.com) che fa pensare agli utenti di star comprando direttamente sul sito di Ryanair. Inoltre Google, di fatto, preferirebbe indirizzare i navigatori su eDreams piuttosto che sui domini della compagnia, che taccia di connivenza il motore di ricerca.

PERCENTUALI IN QUESTIONE. In realtà ad essere messe in questione sono le percentuali: pare infatti che, comprando i biglietti di Ryainair da eDreams e siti analoghi, parte del costo del ticket dovrà essere dalla compagnia devoluto al portale; non così se, invece, il biglietto è acquistato direttamente sul sito di Ryanair. Un problema che qualche mese fa aveva angustiato anche Lufthansa, che ha reagito con le maniere forti: la compagnia tedesca, infatti, ha deciso di applicare una sovrattassa di 16 euro ai biglietti acquistati in domini differenti da quelli di Lufthansa stessa.

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