Missione Rosetta, Philae è vivo! E dalla cometa contatta la Terra

Il piccolo robot, che a novembre scorso riuscì nell’impresa di atterrare a 500 milioni di chilometri da casa sua, si è svegliato dall’ibernazione. Merito del Sole

A 500 milioni di chilometri dalla terra (500-miloni-di-chilometri, meglio ribadirlo), Philae ha improvvisamente sentito nostalgia di casa, e si è messo in contatti coi suoi amici dell’Agenzia Spaziale Europea. Il piccolo Lander, parte della missione Rosetta, si è riattivato in modo inaspettato nella notte fra sabato e domenica, dopo sei mesi di ibernazione, e ha inviato i primi dati della cometa sulla quale era atterrato in novembre, la 67P/ChuryumovGerasimenko.

L’ANTEFATTO. Forse ricorderete che nel mese di novembre, con uno sforzo senza precedenti, l’Agenzia Spaziale Europea era riuscita in un’impresa leggendaria: far atterrare un proprio dispositivo su un corpo celeste in movimento, a una distanza di oltre di 500 milioni di chilometri, dopo un viaggio durato la bellezza di 10 anni. L’impresa venne giustamente festeggiata da opinione pubblica e organi di informazione, TG4 escluso. Nonostante l’atterraggio fosse andato complessivamente a buon fine, con tutte le tre zampe del lander che avevano toccato il suolo, gli arpioni non si erano aperti e per il robot era andato alla deriva. Ma i responsabili della missione non hanno mai smesso di cercare Philae.

CURATO DAL SOLE. Dal 12 marzo la sonda Rosetta ha acceso l’unità di comunicazione destinata a ricevere messaggi: la speranza era quella che il progressivo avvicinamento della cometa al Sole avrebbe permesso al robot di uscire dal suo stato di ibernazione. Alla fine, quei geniacci dell’Agenzia Spaziale Europea ci hanno di nuovo visto giusto, e Philae si è riacceso anche prima delle previsioni. Iniziando a comunicare con il suo pianeta.

ENTUSIASMO ED OTTIMISMO. Ora il piccolo robot è pronto per affrontare la seconda parte della sua missione, che promette di essere ancora più avvincente della prima per le informazioni che potrà dare su oggetti, le comete, su cui sappiamo davvero pochissimo. Il responsabile delle operazioni di Philae per l’Agenzia Spaziale Tedesca, Stephan Ulamec, è ottimista: «il lander adesso è pronto per le operazioni, ha una temperatura di funzionamento di meno 35 gradi Celsius e ha a disposizione 24 Watt». Attraverso un tweet, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston ha invece esultato: «Possiamo confermare che l’avventura di Pihlae continua! Il risveglio del lander è una notizia straordinaria che, oltre a farci sognare, ci riempie d’orgoglio per l’affidabilità delle tecnologie utilizzate, molte di marca italiana».

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