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Attualità

Il fatturato della conoscenza

Gli imprenditori che “sanno” di più sono quelli più attrezzati ad affrontare il mercato. Non è solo cultura, ma conoscenza dei settori, della domanda, dei prodotti. Così il sapere entra nel bilancio

Il titolo della VI edizione di Matching, che si volge a novembre a Fiera Milano, è Conoscere per crescere – To know, to grow. Abbiamo scelto questo titolo perché individua uno dei fattori principali che stanno alla base del successo di ogni impresa e che in un momento di difficoltà come quello attuale diventa ancor più decisivo. La conoscenza non è una generica erudizione personale, ma attiene alla sfera degli strumenti che un imprenditore ha a disposizione per governare la sua organizzazione orientando le sue scelte in un’ottica di sviluppo. L’impresa infatti non è una monade, ma vive all’interno di un contesto che cambia continuamente e che la provoca al cambiamento. In un momento di crisi, tutto ciò avviene in forme drammatiche: i problemi che l’economia mondiale sta attraversando da due anni hanno fatto crollare antiche certezze. Di fronte a questo scenario mutevole e incerto, molti imprenditori si trovano ancora più soli; e questa è la peggiore condizione per poter affrontare il cambiamento.Il lavoro di Compagnia delle Opere è sostenere l’imprenditore di fronte alle problematiche che si incontrano ogni giorno così come di fronte ai grandi temi strategici del fare impresa. Da dove può cominciare questo aiuto? In questo momento, per esempio è importante che l’imprenditore abbia piena consapevolezza del nuovo scenario in cui si deve muovere e di come la sua impresa si rapporta con questo scenario. Questa consapevolezza, questa “conoscenza” può essere aiutata in diversi modi, ma soprattutto spingendo l’imprenditore a porsi delle domande sulla propria impresa. Bisogna farsi domande per capire di più. Come si è modificato il posizionamento dell’azienda? Quali elementi la distinguono dalla concorrenza? Quali prospettive ha per il futuro? Cosa chiede il mercato in questo momento? Quel prodotto (o servizio) è adatto alle nuove richieste che arrivano dal mercato? A quali obiettivi si deve puntare? Sono realistici considerando lo stato attuale dell’impresa?Nessun imprenditore può evitare di porsi queste domande, ma il lavoro, così come la vita stessa, è piena di automatismi che evitano il prendere piena consapevolezza di ciò che stiamo facendo e del motivo, dello scopo per cui lo stiamo facendo. Questo tipo di lavoro porta sempre a un risultato di grandissimo valore: conoscere di più la propria impresa significa fare emergere in modo chiaro le risorse da cui partire per affrontare i cambiamenti.Il passaggio successivo riguarda la conoscenza del mercato, delle opportunità che offre, e quindi di altre imprese come possibili clienti, fornitori o partner. E qui entriamo nel campo specifico di Matching: l’evento che Compagnia delle Opere organizza dal 2005 per favorire le relazioni di business tra gli imprenditori. Per incrementare l’efficacia di questo evento, in vista della prossima edizione abbiamo realizzato uno strumento che permette di individuare con maggiore precisione le esigenze di ogni singolo partecipante e quindi selezionare chi vi può rispondere: riuscire ad avere una mappatura delle esigenze di ogni azienda è, infatti, un presupposto fondamentale perché si possa individuare l’interlocutore più adatto per rispondervi sia come cliente che come fornitore o come partner. La conoscenza è un presupposto altrettanto fondamentale per avviare processi di internazionalizzazione e di innovazione che sono tanto preziosi per il futuro di ogni impresa quanto spesso affrontati senza un’adeguata preparazione, tanto da generare molte volte dei risultati deludenti. Matching è giunto ormai alla sesta edizione, continuando a crescere. Potremmo semplicemente dire che si tratta di un format azzeccato, ma sarebbe sbrigativo. Anche per Matching vale ciò che abbiamo detto a riguardo della conoscenza. Pur registrando ogni anno degli ottimi tassi di crescita in termini di aziende partecipanti e di incontri in agenda (lo scorso anno si sono svolti complessivamente oltre 40 mila incontri), il lavoro che abbiamo cercato di fare è stato quello di analizzare ogni volta gli elementi di maggiore successo e quelli di minor respiro per calibrare l’evento rispetto alle esigenze del mercato. Non si tratta solo di rimettersi in discussione, ma di conoscere quali sono gli autentici punti di forza e di debolezza, che spesso sono molto differenti da quelli che ci siamo immaginati. Conoscere l’impresa in relazione al contesto in cui essa opera è quindi un’attività indispensabile e tutt’altro che secondaria. Da questo punto vista, il titolo di Matching non è uno slogan, ma la descrizione del lavoro necessario a riprendere la strada dello sviluppo con una direzione precisa. Questa impostazione non mira a risolvere solo il problema immediato, ma si pone in una prospettiva di medio-lungo termine. Il valore autentico emerge sempre sul medio-lungo periodo. Anche i feed-back sulle scelte fatte non possono essere misurate sul breve. Occorre quindi una grande capacità di cogliere anche i piccoli segnali, e anche questo è inevitabilmente legato alla capacità di interpretare e di prevedere. Cioè al conoscere.

* Direttore generale di Compagnia delle Opere

Credits Images:

Enrico Biscaglia