I più asini nel parcheggiare? Gli italiani

Una ricerca di Nissan in collaborazione con Bosh condotta a livello europeo ha rilevato le difficoltà degli automobilisti in fase di manovra.

Oltre ad essere ricordati in tutto il mondo per la pizza, il mandolino e per essere un popolo di “bamboccioni”, da oggi verremo ricordati anche per il nostro modo di parcheggiare. Un’indagine compiuta da Nissan in collaborazione con Bosh ha evidenziato che siamo un disastro nel parcheggiare, i peggiori d’Europa. La causa? La nostra perenne distrazione. Il tutto nasce da una ricerca commissionata dalla Nissan per sostenere la validità della sua tecnologia di ausilio al parcheggio: Around View Monitor. La statistica prende in considerazione gli ultimi 5 anni e si evince che una persona su tre, in Europa, è incappata in un incidente in fase di parcheggio. L’analisi condotta dalla società YouGov, basata su un campione di 9.177 automobilisti residenti in Regno Unito (1.819), Francia (1.810), Germania (1.796), Italia (1.913) e Spagna (1.839), ha rivelato che il 33% degli intervistati ha riportato danni all’auto e che il 16% di questi eventi si è verificato durante le manovre di parcheggio. Lo scettro di più distratti d’Europa purtroppo è di noi italiani. Il 50% ha ammesso di aver danneggiato il veicolo negli ultimi 5 anni; nel 26% dei casi proprio in fase di parcheggio. Seguono gli automobilisti spagnoli (40%), quelli tedeschi e francesi (25%) mentre quelli britannici (24%) si sono dimostrati i più attenti. In quattro paesi europei su cinque la manovra che crea maggior disagio e maggiori danni è senza dubbio la retromarcia. I dati ci dicono: 45% degli urti totali e ben 55% in Italia. Nel nostro paese le autovetture che vengono coinvolte nel maggior numero di incidenti è quella delle minicar, o auto prettamente da città per il 31% dei casi. Il messaggio che scaturisce da questa ricerca è chiaro: i sistemi di aiuto al parcheggio, come i sensori di distanza e le telecamere di retromarcia, potrebbero aiutale a limitare i danni di questo genere di urti, ma una cosa fondamentale è che dobbiamo stare più attenti ed avere la testa meno sulle nuvole.

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