La maggioranza è stata schiacciante: con 398 sì e soli 28 voti contrari, la riforma del divorzio diventa legge. Il testo approvato dalla Camera è sostanzialmente simile a quello approvato lo scorso novembre dal Senato: i tempi per il passaggio dalla separazione al divorzio si abbassano da cinque anni a 12 mesi, fino a toccare solo sei mesi nel caso di separazione consensuale.
DIVORZIO CON FIGLI. Non è contemplato alcun distinguo in caso di figli, siano essi minori o maggiorenni: i tempi stabiliti restano quelli sopra indicati. Quanto alla comunione dei beni, questa si scioglierà nel momento stesso in cui il giudice autorizzerà la separazione. L’unico emendamento stralciato è quello del così detto divorzio immediato: proposto dal Partito democratico, voleva contemplare la possibilità di divorziare seduta stante, senza passare per la separazione.
LE REAZIONI. “Il divorzio breve è legge. Un altro impegno mantenuto. Avanti, è #lavoltabuona”, gioisce su Twitter il premier Matteo Renzi. Dura, invece, la reazione dei cattolici: il sito di Famiglia Cristiana titola “Bastano 6 mesi per cancellare una famiglia” mentre Eugenia Roccella di Area Popolare commenta: “Riducendo il matrimonio a qualcosa di sempre più simile a un patto di convivenza, si svaluta il suo ruolo e si indebolisce la famiglia”.
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