«Il gruppo Colussi non abbandona il mercato della pasta, non chiude il marchio Agnesi e sta lavorando per continuare a rimanere nel mercato con un ruolo da protagonista, tanto all’estero quanto in Italia». Inizia così la nota stampa del gruppo a cui fa capo il marchio della pasta Agnesi, interessato in questi giorni a voci circa la possibile chiusura dei suoi impianti produttivi in Italia.
Il gruppo fa sapere che la recessione economica del mercato italiano ha reso necessario «un riassetto industriale-organizzativo e una revisione dell’approccio di mercato».
In particolare per quanto riguarda gli stabilimenti Agnesi in Italia, se è vero che per Imperia a oggi è prevista la chiusura per la fine del 2014, «il gruppo sta comunque lavorando per trovare delle soluzioni e delle partnership industriali che potrebbero cambiare il corso delle cose in positivo e coprire le attività almeno per parte del 2015».
Per i 110 dipendenti dello stabilimento, Colussi fa sapere di essere «intenta a trovare delle alternative occupazionali rispetto alla cassa integrazione, a partire dalla auspicata ricollocazione di parte di loro nello stabilimento di Fossano e in diverse iniziative produttive che potrebbero essere avviate nel territorio imperiese».
Per quanto riguarda l’altro sito produttivo italiano della pasta, «lo stabilimento di Fossano non è interessato dalla chiusura» ed è «escluso in modo netto ogni rischio per il futuro dello stabilimento».
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