A Trento si vive meglio, tengono i grandi centri urbani

L’ultimo Rapporto Qualità della vita conferma il capoluogo del Trentino-Alto Adige al top delle città italiane che registrano però un calo generalizzato sulla qualità della vita. La classifica delle città più vivibili

Resta Trento la città più vivibile d’Italia in un Paese, però, che nel 2011 appena concluso ha registrato un peggioramento generalizzato della qualità della vita. È solo uno degli aspetti che emerge dal 13esimo Rapporto Qualità della vita*, redatto dall’Università La Sapienza di Roma e pubblicato sul quotidiano ItaliaOggi di lunedì 2 gennaio, che vede sul podio anche Bolzano e Pordenone e all’ultimo posto Trapani (sotto la classifica). Rispetto alla precedente edizione del rapporto diminuiscono quindi le province in cui si vive in modo “buono o accettabile” (si passa da 55 a 45) e, allo stesso tempo, aumentano quelle in cui la qualità della vita risulta “scarsa o insufficiente”. Se Trento conferma i suoi risultati positivi (dal 1999 non è mai scesa al di sotto del 7° posto), così come Trapani quelli negativi, la sorpresa sembra arrivare dai grandi centri urbani che, nonostante il peggioramento generalizzato, “reggono il colpo” e si concentrano a metà classifica (in alcuni casi guadagnando posizioni rispetto allo scorso anno).

Pos.

Provincia

Punteggio

Posizione 2010

Pos.

Provincia

Punteggio

Posizione 2010

1

Trento

1000

1

40

Bologna

493,89

21

2

Bolzano

956,82

4

42

Firenze

482,46

31

3

Pordenone

789,79

/

46

Milano

458,70

49

4

Mantova

779,59

2

47

Torino

458,09

51

5

R. Emilia

743,33

15

51

Roma

430,75

57

6

Belluno

735,28

3

54

Venezia

423,80

52

7

Parma

733,19

10

89

Palermo

177,12

84

8

Vicenza

731,30

23

102

Napoli

2,27

103

9

Cuneo

727,39

7

103

Trapani

0,00

101

10

Treviso

724,80

19

Fonte: ItaliaOggi del 2 gennaio 2012

* Il rapporto Qualità della Vita di ItaliaOggi-Università La Sapienza monitora la qualità della vita basandosi su nove dimensioni d’analisi (affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita) 17 sottodimensioni e 93 indicatori di base.

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