Vacanza amare per Fido

Solo il 9% delle case affittabili per le vacanze sono pet-friendly. Spesso l’accoglienza richiede un supplemento di prezzo

Sono otto milioni e mezzo le famiglie italiane che dividono casa e vita con un animale domestico. Un numero consistente che, quando arriva l’estate e le tanto agognate vacanze, spesso si trova a dover fare i conti con i problemi legati all’accoglienza, da parte delle strutture ricettive, dei loro amici a quattro zampe. Secondo i dati, elaborati da Immobiliare.it attraverso il suo sito CaseVacanza.it, solo nel 9% degli annunci di immobili dati in affitto per le vacanze si mette in luce la disponibilità ad accogliere gli animali domestici. Una situazione singolare, soprattutto se analizzata nel dettaglio: se sul totale dei privati che mettono in affitto case vacanze, ben il 47% accetta animali, guardando invece agli immobili offerti dalle agenzie la percentuale cala drasticamente all’8%. L’accoglienza per Fido è inoltre molto diversificata a livello regionale: le regioni con la maggior percentuale di annunci di case con disponibilità ad accogliere animali sono la Valle d’Aosta, con il 19%, seguita dall’Abruzzo con il 15% e dall’Emilia Romagna con il 12%; mentre le regioni meno virtuose sono la Lombardia (solo il 3% delle case vacanza dichiara la sua disponibilità ad ospitare animali), le Marche e la Sardegna (in entrambe la percentuale è pari al 4%). Anche se accolti, gli animali non sono comunque compresi nel prezzo, ma pagano a parte. In media portare in vacanza un cane o un gatto costa dai 30 ai 50 euro a settimana, ma se è di taglia ci potrebbero essere delle brutte sorprese. Molte strutture, che pure dichiarano di accettare gli animali, accolgono solo quelli di piccola taglia e altre, se li accettano, applicano un’ulteriore maggiorazione sul prezzo.

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