Moda e lusso: il fatturato cresce, ma gli stipendi sono in calo

Negli ultimi quattro anni gli stipendi sono cresciuti solo per i quadri. Gli impiegati nel settore guadagnano meno della media nazionale

Quelle che arrivano dal settore moda e lusso sono notizie agrodolci. Il dato positivo è che nel 2017 il fatturato è aumentato del 2,4%. Quello negativo è che negli ultimi quattro anni gli stipendi sono cresciuti solo per i quadri: per tutte le altre figure impiegate nella filiera, le buste paga sono rimaste quasi invariate o addirittura diminuite. A dirlo la prima indagine completa sulle retribuzioni di quella che è una delle industrie più importanti per il nostro Paese, realizzata da Badenoch & Clark, azienda specializzata nel recruiting di figure manageriali ed executive, in collaborazione con JobPricing. Ebbene, secondo l’analisi la maggior parte delle oltre 400mila persone impiegate nel settore (con una maggiore presenza operaia e femminile) non solo guadagna quanto o meno della cifra che incassava nel 2013, ma anche meno dei “colleghi” che svolgono le stesse mansioni ma in altri settori. Infatti, se la retribuzione lorda media nei comparti moda, lusso, tessile, abbigliamento e accessori è compresa fra i 27 e i 28mila euro lordi annui, quella media italiana è pari 29.380 euro. In particolare, avrebbero di che lamentarsi gli addetti di tessile, abbigliamento e accessori: qui le retribuzioni medie degli impiegati toccano il -5% rispetto alla media nazionale.

Le buste paga di moda e lusso non rappresentano un’eccezione

C’è da dire che, purtroppo, per quanto riguarda il 2017 il settore della moda e del lusso non rappresenta un’eccezione. Lo scorso anno, infatti, nel nostro Paese le retribuzioni mediamente sono cresciute solo dello 0,2%. Si tratta di un dato decisamente inferiore a quello registrato nel 2016, quando gli stipendi erano aumentati su base annua del 2,1%.In linea generale, nel panorama del mercato retributivo italiano, i dirigenti hanno buste paga doppie rispetto a quelle dei quadri, triple rispetto a quelle degli impiegati e quadruple rispetto a quelle degli operai.

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