Arnauld replica a Hermès: “Non vendo”

Il patron di LVMH risponde alla famiglia e alla direzione di Hermès che lo aveva invitato, per dimostrare il suo atteggiamento amichevole, a vendere la quota del gruppo (17,1%) in suo possesso

Nuovo atto per la saga Arnault-Hermès. Dopo l’acquisizione da parte di Bernard Arnault, patron del gruppo LVMH, del 17,1% di Hermès e la dura accusa rivolta allo stesso da Bertrand Puech e Patrick Thomas; arriva ora la replica di Arnault.Risale a un paio di giorni fa l’invito a vendere che la famiglia e la direzione di Hermès avevano rivolto al numero uno di Louis Vuitton: “L’intervento di Monsieur Arnault non è stato né sollecitato, né desiderato”. All’esortazione, resa nota da Le Figaro, non poteva che seguire, sempre dalle pagine del quotidiano francese, una pronta risposta. “Non vendo Hermès”. L’uomo più ricco di Francia ribadisce oggi che il suo ingresso in Hermès fa parte di un investimento a lungo termine, che non prevede alcuna scalata. Arnault prosegue poi col sostenere la sua lealtà alla dimensione familiare della sua partecipazione nel gruppo. Infine, a prova della sua presunta buona fede, ricorda vecchie storie. Più precisamente quella che risale al 1980, quando furono gli stessi azionisti di Hermès, bisognosi di liquidità, a vendere il 10% del capitale a Louis Vuitton. La quale lo aveva conservato per dieci anni, fino a quando, su sollecitazione di Jean-Louis Dumas, l’aveva rivenduto per facilitare la diffusione del titolo.Insomma, Arnault tira in balla vicende che risalgono a un periodo nel quale lui con Louis Vuitton non aveva nulla a che fare e non sposta di una virgola la sua posizone “ufficiale”. Dopo quest’ultimo atto sono ancora meno quelli che credono alla “buona fede” dell’operazione firmata Bernard Arnault.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata