Un vero e proprio “piano di trasformazione” con forti impatti sulla forza lavoro. Nel futuro del Gruppo Benetton ci sono 450 lavoratori in esubero, tra Italia ed estero, e 280 nuove assunzioni. L’azienda veneta lo ha comunicato alle organizzazioni sindacali.
Se i sindacati, convocati lo scorso 5 febbraio dall’azienda, si attendevano una rimodulazione dell’organico nell’ordine del centinaio di dipendenti, nella realtà i tagli avranno altri numeri. Solo nelle sedi italiane del gruppo, quella di Ponzano Veneto e quella di Castrette, saranno infatti coinvolti nei tagli 228 impiegati. Tra gli esclusi un centinaio di addetti allo sviluppo prodotto mentre i rimanenti sono tecnici e parte del personale impiegatizio.
Non solo, il gruppo ha anche fatto sapere che intende rescindere i contratti di fornitura in essere con 135 terzisti, per la maggior parte veneti.
Per quanto riguarda invece le assunzioni, queste dovrebbero servire a potenziare la rete retail in tutta Italia.
Una trasformazione questa che per l’amministratore delegato Benetton Biagio Chiarolanza «non si poteva più rimandare e che ha come obiettivo quello di dare solidità al progetto di rilancio».
Il prossimo incontro tra azienda e sindacati, che dovrebbe portare alla firma di un accordo, si terrà il prossimo 19 febbraio.
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