Trentotto lotti venduti all’asta in diciotto mesi, 246.807 euro la miglior aggiudicazione, per un totale di quasi 4 milioni di euro di ricavato (3.876.867, per la precisione) raggiunti solo tra il 2013 e il 2014. Il tutto, a poco meno di 30 anni. Ha decisamente i numeri, Oscar Murillo. Classe 1986, passaporto colombiano e residenza londinese (dettaglio non indifferente, quest’ultimo, su cui torneremo a breve), negli ultimi tempi il giovane artista è stato autore e protagonista di una scalata tanto incredibile quanto repentina delle aste d’arte contemporanea di tutto il globo, in grado di portarlo in pochi anni a divenire l’artista contemporaneo under 30 più quotato al mondo.I dati fanno impressione, e la domanda sorge spontanea: cosa gli ha permesso di venire alla ribalta e di affermarsi tanto rapidamente e (parrebbe) saldamente in un settore altalenante e difficile come quello del mercato internazionale dell’arte contemporanea? Da semi-sconosciuto ad artista di levatura internazionale, il percorso di Murillo ha preso il via nel dicembre 2011 alla Nada Miami Art Fair, dove il gallerista di Los Angeles François Ghebaly propose una quindicina di suoi lavori. Le cifre di allora, comprensibilmente modiche rispetto a quelle eccezionali di oggi, si aggiravano tra 2.500 e 8.500 dollari, e il lavoro di Murillo incontrò subito il gusto del pubblico, registrando il suo primo sold out.
Da un punto di vista stilistico, i dipinti di grandi dimensioni dell’artista si riallacciano alla vasta tradizione dell’Informale materico: sulle superfici di supporto grezzo, come tele frammentate e cucite, sono accostati colore, vernice spray, stralci di testo, detriti, polvere e cemento, distribuiti spesso secondo una logica performativa e casuale. Contestualmente, nei lavori a video e nelle performance si colgono nozioni come quelle di appartenenza e comunità, nonché l’approccio multiculturale dell’artista che, originario della Colombia, vive e lavora in un contesto brulicante e multietnico come quello londinese, in grado di fornire innumerevoli stimoli e influenze. Ed è forse proprio questa sua propensione all’internazionalità e l’apertura a un sincretismo di culture che diviene ricchezza, a denotare la sua arte, costituendo la grande differenza rispetto ad altri giovani artisti suoi coetanei. Nel 2012 è la volta della celeberrima Serpentine Gallery di Londra, dove l’artista ha esposto su invito di uno dei direttori artistici e semidio della curatela, Hans-Ulrich Obrist. Gli effetti non si sono fatti attendere: accostato a uno dei critici più autorevoli su scala mondiale, per Murillo si sono spalancate le porte d’importanti collezioni e istituzioni. Un esempio di questa tendenza è la mostra promossa dall’influente Rubell Family Collection, tenutasi nella sede dell’omonima Fondazione in occasione di Art Basel Miami 2012, dove i 50 lavori esposti erano il frutto di cinque mesi di residenza sponsorizzati dagli importanti collezionisti Don e Mera Rubell.
TOP 10 ARTISTI CONTEMPORANEICON MENO DI 30 ANNI (fonte: Artprice) | |
1° OSCAR MURILLO (1986) Colombia 2° LUCIEN SMITH (1989) Stati Uniti 3° JACOB KASSAY (1984) Stati Uniti 4° QIAOMING MI (1986) Cina 5° LIANG HAO (1983) Cina | 6° PARKER ITO (1986) Stati Uniti7° RYAN SULLIVAN (1983) Stati Uniti8° HUGH DOUGLAS-SCOTT (1988) Uk9° JIGGER CRUZ (1984) Filippine10° CHENGWEI CHEN (1984) Cina |
Il resto è cronaca recente: Murillo entra a far parte a pieno titolo del rutilante sistema dell’arte contemporanea di caratura mondiale, tutte le principali case d’asta del globo iniziano a trattarne il lavoro con continuità, mentre da maggio a dicembre del 2013 le aggiudicazioni si succedono con una frequenza altissima: 25 lavori venduti all’asta in poco più di sei mesi, con offerte oscillanti tra i 19 mila e i 247 mila euro. Zero, manco a dirlo, è il numero dei lotti rimasti invenduti. Nel frattempo, a settembre dello stesso anno, Murillo entra a far parte della scuderia di David Zwirner, galleria con sede a Londra e New York. Anche in questo caso le conseguenze sono immediate: il 19 dello stesso mese l’opera Untitled (Drawing of the wall) viene battuta da Phillips a New York per 330 mila dollari (pari a 247 mila euro, 300 mila con le commissioni), stabilendo il record d’asta dell’autore che all’epoca, a soli 27 anni, poteva già contare ben cinque aggiudicazioni oltre i 200 mila euro. Anche nel 2014 i suoi risultati alle aste non hanno lasciato adito a dubbi: il 10 febbraio, nella sede londinese di Phillips, l’opera Untitled (2011) ha fruttato la “modica” cifra di 98.500 sterline lorde, il 12 febbraio, da Sotheby’s, Work! #9 (2012) viene battuta per 146.500 sterline diritti compresi, raddoppiando, secondo quella che ormai pare essere una consuetudine invalsa all’artista, l’iniziale stima di 60-80 mila sterline. Sulla scia di tutto ciò, anche le esposizioni si moltiplicano: nella primavera del 2014 Murillo è in mostra da David Zwirner con una personale dall’eloquente titolo A Mercantile Novel, prima di approdare in altre prestigiose sedi private come la Marian Goodman Gallery di New York o la Saatchi Gallery di Londra. E così, mostra dopo mostra, asta dopo asta, la carriera e l’arte di Oscar Murillo hanno conosciuto la loro definitiva consacrazione nell’Olimpo dell’arte, guadagnandosi un posto d’onore nel panorama della giovane arte contemporanea under 30.
© Riproduzione riservata