Montagna, oltre lo sci: le proposte più alternative sulla neve

Chi ha detto che per godersi la montagna d’inverno sia necessario un paio di sci? L’offerta turistica ormai comprende di tutto di più: dalle discese in bici alle cene in funivia, passando per le corse in slitta

La vacanza alternativa quest’inverno è la montagna senza sci. Come dire: al mare senza fare il bagno. Eppure è così: esistono mille modi diversi per godersi una settimana bianca senza mai mettere ai piedi gli scarponi. Vacanze pigre? Al contrario: non stiamo parlano del classico week end relax – c’è anche quello – fra massaggi e docce emozionali, alla spa più in voga del momento. No. La montagna d’inverno, sci a parte, è una cosa da veri sportivi: arrampicate sul ghiaccio, lunghe notti raggomitolati in un sacco a pelo dentro un igloo, folli corse su una slitta trainata dai cani, snowbike e spericolate lezioni di guida sul ghiaccio. Ecco cosa significa non arrendersi alla solita neve. Business People è andato alla ricerca dei modi e delle proposte più insolite per trascorrere le prossime vacanze invernali in montagna.

Pronti alle discese in mountain bike sul ghiaccio?

Allo Slide Park di Alba di Canazei si sfreccia a bordo di “gommoni”

Prima di riposare bisogna costruirlo a mano, come fanno gli Inuit

Si parte con lo snowbike, ovvero in bicicletta da cross sui sentieri innevati, gli stessi che potete percorrere anche d’estate, solo che adesso c’è il ghiaccio. Cosa vi serve? Una normale mountain bike dotata di pneumatici scolpiti oppure chiodati, indispensabili quando la neve è compatta o ghiacciata. Potete anche noleggiare una bici modificata, con gli sci al posto delle ruote: sono agili e, strano a dirsi, facili da guidare. Dove? Chi è alle prime armi deve farsi guidare da un istruttore: in Alta Valtellina, per esempio, c’è la Bike School di Bormio (bike@bormio.it), ma lo snowbike si pratica un poco ovunque, sulle Dolomiti, a Madonna di Campiglio e in Val di Fiemme, e tra Cavalese e Predazzo, dove sono stati attrezzati alcuni sentieri ad hoc, percorsi crosscountry ma anche discese su piste da sci alpino opportunamente scelte. Avete la famiglia al seguito? I più piccoli possono cimentarsi con lo snowtubing, attrazione da brividi anche per i più piccini: si può provare nello Slide Park di Alba di Canazei, probabilmente il primo parco nel suo genere in Europa, con un percorso in discesa di quasi mezzo chilometro fra curve paraboliche e rettilinei da affrontare sui “gommoni”. Un’altra esperienza davvero straordinaria e per certi versi romantica è la notte nell’igloo. Ma attenzione: prima bisogna costruirlo a mano, proprio come fanno gli Inuit, tagliando il ghiaccio e assemblando la cupola. Servono tre giorni, quindi tenetevi liberi per un intero week end. L’igloo experience si può provare in Umbria, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini (sibilliniadventure.it), oppure in Alto Adige sul ghiacciaio della Val Senales, raggiungibile in funivia da Maso Corto. Le guide vi forniranno tutto il necessario per affrontare il clima proibitivo, le notti senza luce elettrica o riscaldamento e le situazioni più difficili: pila e batterie, coltello d’emergenza, razione d’acqua, mappa, bussola, fire-starter ed esca. Non fa per voi? Esistono anche alcuni villaggi-igloo già costruiti, adatti per un week end meno avventuroso, ma forse più romantico. Due i più conosciuti: uno è il Dolomiti Igloo Village, lungo la strada che da Misurina sale verso le Tre Cime di Lavaredo. Il pacchetto comprende un pernottamento per due con brindisi all’Igloo bar e cena sotto le stelle di ghiaccio, tutto a 150 euro a persona. Il secondo villaggio è l’Accademia Alpina, in Friuli, vicino alla nota località sciistica di Piancavallo, mentre al Winter Survival Camp, sull’Alpe di Siusi, l’avventura è più a portata di famiglia: qui si impara a riconoscere e seguire le orme degli animali, simulare un’azione di salvataggio e fronteggiare un’emergenza naturale. Poi di pomeriggio ci si prepara un tè come fanno gli eschimesi, con gli ingredienti raccolti nel bosco.

CALDO INVERNO Dovete provarle in pieno inverno: sono le terme all’aperto. Le più famose sono quelle di Saturnia, vasche scavate nella roccia e in mezzo al bosco, o quelle libere di Bormio (So). Fra le mete da riscoprire, le piscine di Petriolo, in Toscana, utilizzate già dai romani e frequentate anche nelle stagioni più rigide, grazie a una temperatura di 43°C. Nel Lazio, invece, si va alle Piscine Carletti, alle porte di Viterbo, alimentate da due sorgenti di acqua sulfurea e ricche di oligoelementi e sali minerali: la temperatura qui arriva fino a 58°C. In Sicilia, la meta invernale sono le Terme di Vulcano. Infine a Ischia: ingresso libero tutto l’anno a Olmitello, alle Fumarole, dove le rocce sono scaldate dall’acqua bollente che sgorga dal fondo del mare, e nella baia di Sorgeto.

Con un pilota esperto, anche le situazioni off-limits sono a portata di volante

Il clima freddo è l’ideale, permette all’aria calda di salire più facilmente

Gli appassionati di auto non possono perdersi una lezione di guida sul ghiaccio. Divertimento puro, come nei film. Avrete al fianco un pilota esperto e fra le mani il volante di una Porsche 911 Carrera Gts, oppure una Cayman (pde.porscheitalia.com). Le lezioni individuali o di gruppo nei vari Ice Camp organizzati dalla Casa tedesca uniscono l’opportunità di migliorare la propria guida in ogni condizione al privilegio di provare una Porsche in situazioni off limits. L’offerta è comunque ampia: si fanno corsi di guida spericolati con auto di altre marche sulle piste ghiacciate di Cortina d’Ampezzo, Riva Valdobbia e Pragelato (frsportdriving.com). Teoria al mattino, pratica al pomeriggio, con istruttore per affrontare le tipiche situazioni di pericolo, imparare a prevederle e affrontarle in sicurezza.E se fosse un giro in mongolfiera? Diciamolo subito: togliersi lo sfizio è costoso – 480 euro a coppia per un’ora appena di volo – ma se non lo fate nei prossimi mesi avrete poche occasioni per ripensarci. Sì, perché il volo col pallone si fa soprattutto d’inverno, quando il clima freddo permette all’aria calda di salire più facilmente, mentre d’estate si vola poco e solo al mattino presto o dopo il tramonto. Fra gli appuntamenti da non perdere, la prima settimana di gennaio c’è il Night Glow, il gonfiaggio al buio dei palloni, durante il raduno internazionale aerostatico dell’Epifania nel balloon port di Mondovì (aeroclubmondovi.it e slowfly.it). Per un manager abituato ai ritmi frenetici del lavoro, per i leader che comandano e sanno prendere decisioni al volo, la mongolfiera sembra un toccasana terapeutico: si vola piano, 30 chilometri all’ora massimo, seguendo il vento, e non c’è modo di cambiare direzione, perché non ci sono timoni o ali per virare. Per diventare veri esperti serve però un corso: 16 ore come minimo a 300 euro l’ora (aimoballoons.com).

PROPOSTA PER DUEIl nuovo business delle funivie è quello delle cene stellate. Si mangia attaccati a una fune, in piena notte. In Val Gardena l’appuntamento è sulle cabine dell’ovovia dell’Alpe di Siusi, con un menù firmato dagli chef di cinque ristoranti di Ortisei. Anche la Funivia Courmayeur rimane aperta fino a mezzanotte per aperitivo e cena in quota, a Plan Checrouit e Maison Vieille, e una discesa a valle sotto le stelle.

Bastano poche nozioni per condurre la slitta

Scalare le cascate ghiacciate è una disciplina difficile ma molto gratificante

I più intrepidi possono planare (in tandem) da 3 mila metri

Più facile diventare esperti di sleddog, la slitta trainata dai cani: bastano alcune brevi e semplici nozioni teoriche e un istruttore al fianco per poter condurre personalmente la vostra slitta trainata da quattro husky. Uno sport dal grande fascino – ci si sente un esploratore di inizio secolo – e aperto a tutti, a patto di avere una buona preparazione fisica di base. Molte aziende lo propongono ai propri top manager come incentivo e per fare team building. Uno dei più grandi esperti è Fabrizio Lovati, primo italiano a raggiungere la vetta del Monte Rosa e del Gran Paradiso con una slitta trainata da cani e unico italiano ad aver fatto tre volte la mitica gara di 1800 km in Alaska, l’Iditarod Great Sled Race. Lovati dirige il suo centro a Courmayeur (dogsledman.com), ma opera in tutta la Valle d’Aosta. Fra gli altri indirizzi: la Scuola Italiana Sleddog Progress a Tonale Ponte di legno (scuolaitalianasleddog.it) e il Centro Italiano Sleddog di Valdidentro (huskyvillage@libero.it).Sci a parte, fra le attività più spettacolari e indicate come palestra di empowerment professionale, Gianluca Gambirasio di Olympos Group, società di formazione manageriale consiglia l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio. Il corso di iniziazione dura due giorni e serve per avere le basi teoriche e pratiche di una disciplina difficile, ma gratificante. Potete rivolgervi alle guide di Courmayeur e loro vi insegneranno l’utilizzo della corda e i sistemi di sicurezza, la progressione in cordata, l’uso dei ramponi e delle piccozze. Altri scenari mozzafiato sono quelli della Valbrenta e della Val Rendena: punto di partenza è sempre Madonna di Campiglio (campigliodolomiti.it).Per chi ama le escursioni a piedi, fra i mille percorsi che potete scoprire sulle Alpi, scegliamo i 60 chilometri di sentieri invernali, per tutti i livelli, all’Alpe di Siusi, adatti a principianti e camminatori esperti. Il nostro preferito? Quello che porta fino al celebre Tirler di Saltria: da qui i più allenati possono proseguire fino alla Baita Rauch o all’Albergo Ritsch, una camminata intensa di cinque ore.Siete più intrepidi? Provate il parapendio – in tandem però, con un esperto a fianco – lanciandovi dal Bullaccia, a 3 mila metri di altitudine: volerete sulle cime dell’Alto Adige planando per 20 minuti fino ad atterrare verso Castelrotto. Infine, per gli irriducibili del green, il golf sulla neve bianca. Stesse mazze e stessa sacca, cambia solo il colore delle palline (quelle bianche non si vedrebbero) e la tecnica. Molte, quest’anno, le gare e i tornei in quota: dalla Winter Golf Tournement Seiser a Castelrotto, Alpe di Siusi, a 2 mila metri, fino ai tornei organizzati in Val Ridanna, Alto Adige, vicino a Vipiteno. Le ampie e candide distese perfettamente lisce, il silenzio e l’aria corroborante sono gli ingredienti per un week end davvero unico.

LA VERA ALTERNATIVAUna settimana senza Internet o telefono.Non serve andare sulla cima dell’Everest o in mezzo alla foresta Amazzonica. Anzi. Potete provare il sollievo di non dover rispondere alle email di lavoro o alle telefonate del capo anche in un albergo di lusso, qui in Italia. Si chiamano vacanze detox e servono per staccare la spina. Davvero e per libera scelta. Dove? All’Hotel Villa di Campo a Campo Lomaso, in Trentino: vietati tutti i device tecnologici, altrimenti non si entra neppure.

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