Intelligenza artificiale: solo 1 azienda su 5 ha iniziato a sfruttarla

Carenza di risorse economiche, resistenza interna alla digital transformation, mancanza di tecnologie: sono i principali ostacoli all’uso della IA

Sembra ormai certo che tecnologie e Intelligenza artificiale- IA- faranno parte del futuro delle aziende italiane. Eppure, solo pochissime sono pronte ad affrontare la sfida che questo cambiamento richiede. La conferma arriva dall’indagine “Livello di adozione e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale da parte delle aziende italiane per attività di marketing e comunicazione”, realizzata dall’Osservatorio italiano sull’Artificial intelligence marketing e presentata nei giorni scorsi all’Università Iulm di Milano. Secondo i dati raccolti, infatti, solo 1 azienda su 5 ha dichiarato di aver adottato soluzioni di Intelligenza Artificiale: fra l’altro, fra queste un ancor più misero 5% ha ammesso di averlo fatto a livello maturo. Il 36%, invece, ha ammesso di aver iniziato da poco a sperimentare tecnologie e/o servizi IA o di aver pianificato un’azione in questo senso per i prossimi 12 mesi. E il restante 44% di imprese? Ha spiegato di non aver ancora valutato l’opportunità di adottare o meno soluzioni di IA.

La IA è una rivoluzione a tutti i livelli

Eppure, più della metà del campione sa qual è il significato più corretto e completo di Intelligenza artificiale, ossia l’abilità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana. L’altra metà, invece, conosce gli utilizzi più noti e pratici, come i robot e le chatbot. Non solo. Il 97% riconosce che è necessario, e anche utile, sviluppare conoscenze e competenze all’interno dell’azienda in quest’ambito. Del resto, la IA rappresenta una rivoluzione non solo industriale, ma anche sociale e umana. I principali ostacoli allo sviluppo in questo senso? Secondo gli intervistati sono tre: carenza di risorse economiche, tecnologia e personale formato sul tema; scarsa comprensione di quali siano potenzialità e applicazioni della IA, unita a una scarsa propensione interna alla digital transformation; l’idea che certe tecnologie non siano applicabili al proprio business.

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