L’Italia, culla di arte e cultura, trova in questi settori non solo la propria identità, ma anche una spinta economica di grande rilevanza. Secondo il report Economia della Bellezza, condotto dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, oltre 700 imprese italiane attive in progetti artistici e culturali producono complessivamente 192 miliardi di euro in ricavi annuali e vantano una produttività del 40% superiore rispetto alla media.
Nel comparto bancario, in particolare, la produttività arriva a superare di tre volte il ritmo di crescita medio del settore, testimoniando l’efficacia di queste iniziative. Lo studio evidenzia come la sinergia tra imprenditoria e cultura rappresenti un modello di sviluppo che potenzia non solo la competitività aziendale, ma anche il benessere collettivo.
Economia della Bellezza illustra il contributo delle pmi italiane nel generare valore tramite progetti artistico-culturali, con una ricaduta positiva non solo in termini di produttività, ma anche nel rafforzamento delle competenze. Le imprese che investono in arte e cultura registrano, infatti, una crescita salariale media del 2,2 volte superiore rispetto alle altre aziende. Queste realtà economiche si distribuiscono per l’80% nel Centro-Nord, con una maggiore concentrazione in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e trovano ampia applicazione in settori quali moda, meccanica e agroalimentare.
La ricerca ha inoltre tracciato quattro principali aree di intervento per queste progettualità: dal consolidamento delle relazioni con il territorio (52%) alla comunicazione con gli stakeholder (23%), passando per innovazione e creatività (12%) e l’engagement dei dipendenti (12%). Particolare attenzione è dedicata al comparto bancario, dove l’impegno verso arte e cultura porta a una crescita della produttività pari al 27% nel periodo 2018-2022, un risultato eccezionale rispetto all’8% del settore bancario complessivo. L’adozione di iniziative culturali da parte di 16 gruppi bancari italiani ha creato una cultura d’impresa che valorizza dipendenti e stakeholder, consolidando legami con le comunità locali (68%) e stimolando innovazione e creatività (12%).
© Riproduzione riservata