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Attualità

Alce Nero a Expo 2015 con Diritti alla terra

Sarà presentato domani 2 ottobre sul palco del Media Center il progetto portato avanti in Perù per la conversione delle coltivazioni di coca in canna da zucchero

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Alce Nero porta ad Expo Milano 2015 il suo Diritti alla Terra. Il marchio di oltre mille agricoltori e apicoltori biologici, impegnati dagli anni ’70 in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni e sani, presenterà domani 2 ottobre sul palco del Media Center il suo progetto portato avanti in Perù da diversi anni, in collaborazione con le cooperative locali, per la conversione della coltivazione di coca in coltivazione di canna da zucchero.Ospite d’eccezione la vicepresidente del Perù, Marisol Espinoza Cruz insieme con il commissario Giuseppe Sala e il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli.

Interverranno anche Simona Caselli, assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Regione Emilia Romagna, Vincenzo de Luca, direttore Centrale Internazionalizzazione Sistema Paese ministero degli Affari Esteri, Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food, Hugo Valdes, direttore di Cooperativa Sin Fronteras, Barbara Bartoli, Innovation Director Amnesty International, Adriano Turrini, presidente di Coop Adriatica, Rossella Muroni, direttrice di Legambiente e Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero (modererà il giornalista Giampaolo Colletti).

Durante l’evento sarà proiettato anche un cortometraggio inedito, girato lo scorso inverno in Perù e testimonianza reale di una società che, grazie all’agricoltura biologica, sta ripulendo la sua economia dalla coltivazione illegale di coca. «C’è una agricoltura che pervade e coinvolge territori ed i loro abitanti», dice Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero, «mette in relazione chi coltiva i prodotti e chi ne fruisce. È onesta perché vicina e reciproca. Fa bene: alle persone, all’ambiente, alla economia che è ecologia. Punta all’equilibrio che è equità. Nutre bene e non consuma. Unisce e non divide. Obiettivo nostro è diffondere questa agricoltura, parte e partecipe del cambiamento che vogliamo».