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Lifestyle

Auto hi tech: le ultime novità che migliorano la qualità del viaggio

Sedili massaggianti, sistemi che adattano le sospensioni in caso di buche, luci disinfettanti… Le auto si stanno trasformando in spa a quattro ruote

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Per i nostri antenati era tutto più facile: se si doveva inquadrare un’auto e definirne il rango si ponevano, nell’ordine, tre domande partendo da «quanto fa?», nel senso della velocità, passando a «quanto consuma?» e terminando con il classico «quanto costa?». Bei tempi, l’obbligo dei 130 era inimmaginabile e molti motori consumavano come portaerei tanto la benzina costava poco… Oggi, invece, le case costruttrici si devono contendere i clienti a colpi di argomentazioni diametralmente diverse, soprattutto sfornando dispositivi capaci di trasformare in meglio la qualità di un viaggio. Soluzioni per tutti i gusti e per tutte le tasche, una lista di ghiotte novità dalla quale Business People ha deciso di eliminare i già noti sistemi elettronici di sicurezza e di assistenza alla guida, che anticipano le auto che guideranno da sole.

Prendete chi possiede una Nissan Juke: se a qualcuno venisse in mente di chiedere «quanti watt ha?», si potrebbe rispondere con una certa sicumera «quelli che basterebbero in una discoteca» perché il piccolo Suv giapponese monta un esclusivo impianto hi-fi firmato dall’atelier Bose, che ha altoparlanti perfino nei poggiatesta anteriori per trasformare i tragitti sul filo dei 130 nelle più rapide escursioni al mondo in una sala da concerto da godersi con il volume a palla. Se, poi, nel pentagramma delle vostre abilità al volante, la nota stonata è quella dei parcheggi, ecco il sistema di assistenza attiva fornito, per esempio, da Mercedes e Range Rover: si scende dall’auto, si attiva un’app sullo smartphone e la vettura fa tutto da sola anche se lo spazio a disposizione è millimetrico. Il prodigio è reso possibile da una schiera di sensori a ultrasuoni stretti parenti di quelli impiegati dal sistema Skyhook di Maserati, disponibile per Ghibli, Quattroporte e Levante. In questo caso gli assistenti invisibili “leggono” la strada e quando, solo per fare un esempio, percepiscono un pavé scardinato dal tempo adattano le sospensioni per migliorare il comfort. È la risposta della Casa del Tridente alle buche che fanno strage anche dei cerchi più nobili (e costosi), basata su una tecnologia di assoluta avanguardia che si aggiorna cento volte ogni secondo. Quindi anche se chi guida ha scelto l’assetto più rigido per sentirsi un piccolo Leclerc, Skyhook alla bisogna entra in scena. Qualcuno potrebbe pensare a un’ingerenza indebita, magari farneticare sui futuri pericoli derivati dal diffondersi dell’intelligenza artificiale.

Gli ipocondriaci, invece, accettano di buon grado l’ultimo grido dell’hi tech applicata alle quattro ruote, ovvero la luce ultravioletta inserita nel climatizzatore per sterminare i batteri e mettersi al sicuro dal raffreddore e altri malanni. La meritevole trovata si deve a Jaguar Land Rover e Steve Ilev, Chief Medical Officer della Casa britannica (oggi condita nella salsa indiana di Tata Motors), che ha dichiarato: «L’automobilista medio passa al volante fino a 300 ore ogni anno, quindi il super-filtro può essere considerato a tutti gli effetti un mezzo di prevenzione di molte malattie, soprattutto in un mondo che punta sempre di più sulla mobilità condivisa».

Altri costruttori si sono concentrati sul benessere delle schiene dei loro clienti. La Ford Puma, per esempio, è il primo modello nel suo segmento di mercato a offrire il sedile con massaggio lombare, mentre la Ds 7 Crossback con le sue sedute si è guadagnata la certificazione tedesca Agr, ovvero l’Oscar per l’ergonomia. In concreto, chi guida la vettura francese può regolare l’altezza e l’angolazione dei poggiatesta su due o quattro posizioni in base all’allestimento prescelto. Si passa poi all’inclinazione dello schienale e, successivamente, all’altezza del cuscino, per finire con la tensione del supporto lombare. Infine, le ciliegine rappresentate dalle funzioni di massaggio e riscaldamento, che sono però disponibili su richiesta, pagando un soprassoldo di 800 euro. Nella corsa alla trasformazione degli abitacoli in Spa semoventi si distingue anche Mercedes, che ha pensato di ridurre i disagi di chi si trova a guidare su percorsi fatti di curve e controcurve: se si gira a sinistra, il lato destro del sedile composto da supporto coscia e schienale aumenta di volume per dare stabilità al corpo. Ovviamente quando si gira a destra avviene l’esatto contrario e quando si frena con vigore la seduta evita che il conducente scivoli in avanti.

Sulle Renault Talisman, invece, il sedile cambia assetto in funzione della modalità di guida selezionata, ma ci sono anche modelli in cui la qualità dei materiali viene considerata una tappa fondamentale nella corsa al benessere. È il caso delle nuove Porsche Cayenne Gts e Coupé Gts che offrono sedili in Alcantara, un materiale (non un tessuto) brevettato nel 1970 dal ricercatore giapponese Miyoshi Okamoto. A far sentire bene chi posa i glutei su questo lussuoso rivestimento contribuisce il fatto che nel 2009 Alcantara Spa ha ottenuto la certificazione di Carbon Neutrality, che attesta emissioni zero di gas serra in tutte le fasi di produzione, uso e smaltimento del prodotto. Un altro dato che depone a favore di questo materiale, composto per il 68% di poliestere e il 32% di poliuretano, è la sua totale italianità: la sede dell’azienda è a Milano, mentre l’impianto produttivo di 450 mila metri quadri si trova a Nera Montoro, una frazione del comune di Narni, in provincia di Terni.

E siccome si deve sempre pensare anche al benessere altrui, ecco che Bmw e Audi hanno messo a punto dei fari a matrice di Led che garantiscono sempre la massima illuminazione possibile e non disturbano i guidatori dei veicoli che si incrociano. Il sistema si basa su una telecamera e un software di riconoscimento delle immagini: se la velocità è inferiore a 50 chilometri orari e la strada è ben illuminata il fascio di profondità viene escluso e a velocità superiori e al buio, si attivano gli abbaglianti a piena potenza. Ma se la telecamera individua altri veicoli l’illuminazione cambia angolatura per non infastidire gli altri guidatori. Se a questo punto pensate a un brindisi alla creatività delle case automobilistiche fatelo pure, ma non esagerate. Perché nel 2021 verrà reso obbligatorio su tutte le auto l’Alcolock, il dispositivo già adottato da tempo sulle Volvo che blocca l’accensione se chi si mette al volante ha alzato il gomito.

Articolo pubblicato su Business People, settembre 2020

Credits Images:

La nuova Audi A3 Sportback, dotata dei nuovi fari a matrice di Led, è in grado di garantire sempre la massima illuminazione possibile, senza disturbare gli altri guidatori