Google licenzia un centinaio di dipendenti da YouTube: saranno sostituiti dalle AI?

Il colosso di Mountain View ha già mandato a casa il 6% della sua forza lavoro, pari a circa 12.000 dipendenti

Il fisco italiano chiede 1 miliardo di euro a GoogleMichael M. Santiago/Getty Images

Mentre al World Economic Forum di Davos l’intelligenza artificiale si prende la scena grazie agli incontri in programma con il Ceo di OpenAI, arriva una notizia che contribuirà a far storcere il naso a coloro che vedono nell’avvento delle AI un pericolo per i lavoratori “umani” di diversi settori. Viene riportato infatti che Google ha licenziato un centinaio di dipendenti della piattaforma YouTube, con l’intenzione di proseguire con l’automatizzazione con intelligenze artificiali di molte attività amministrative e creative.

La notizia è ripresa dal New York Times, che afferma di aver esaminato la mail con la quale il gigante del tech ha fatto sapere ai lavoratori dei team pubblicitari e di gestione dei creatori di YouTube la fine della collaborazione lavorativa. Il taglio dei dipendenti fa seguito all’attuazione del piano di alleggerimento dei costi di circa il 6% della forza lavoro, pari a 12.000 persone, attuata a inizio 2023.

I dipendenti, ha specificato un portavoce dell’azienda di Mountain View, potranno candidarsi per posizioni aperte all’interno del team o altrove in Google. Tra i motivi addotti, ci sono l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e le difficoltà vissute dal settore pubblicitario della piattaforma di video sharing, ma le fonti riferiscono che al contempo Google ha investito pesantemente nell’AI generativa. L’azienda sarebbe orientata verso le AI e l’automazione per ridurre i carichi i lavoro, tanto da aver “lasciato andare” anche molti altri dipendenti nel comparto assistenza vocale e hardware in Pixel, Nest, Fitbit e altre realtà collegate.

Benché la notizia del licenziamento non sia direttamente ricollegabile al passaggio a sistemi basati sulle AI, solo una settimana fa Google Cloud ha annunciato l’uso di programmi di intelligenza artificiale per “aiutare i rivenditori a personalizzare gli acquisti online, modernizzare le operazioni e trasformare l’implementazione di nuove tecnologie nei negozi”.

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