Microsoft nel mirino dell’Antitrust Usa

Microsoft nel mirino dell’Antitrust Usa© iStockphoto

Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission, l’Antitrust degli Stati Uniti, potrebbe presto essere sostituita dal prossimo presidente Usa, Donald Trump. Tuttavia, prima di lasciare il suo incarico, ha avviato una delle sue ultime indagini, questa volta puntando i riflettori su Microsoft.

Negli ultimi mesi, sotto accusa sono finiti anche altri giganti della tecnologia internazionale, come Amazon, Apple e Google, che potrebbe essere costretto a vendere il celebre browser Chrome. Il tema dei “monopoli” nel mondo digitale torna così al centro del dibattito. In particolare, l’Antitrust americana intende verificare se Microsoft, sotto la guida dell’amministratore delegato Satya Nadella, stia abusando della sua posizione dominante in settori come il cloud computing, la cybersicurezza e l’intelligenza artificiale, con un focus sugli investimenti in OpenAI.

Una delle domande chiave è se l’integrazione dei servizi Azure, Office e di sicurezza sia anti-concorrenziale. Non è la prima volta che Microsoft finisce nel mirino delle autorità statunitensi: già negli anni 90 il gruppo fondato da Bill Gates era stato accusato di monopolio per il dominio del sistema operativo Windows. Tra le accuse che potrebbero essere formulate oggi spicca quella relativa alla gestione delle licenze software. È davvero troppo complicato per gli utenti trasferire i propri dati da Azure ad altre piattaforme cloud? Questo è uno dei nodi che Khan vuole sciogliere prima di concludere il suo mandato.

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