Calzedonia copre l’Arena di Verona. La cultura interessa solo alle aziende

Il progetto da 13,5 milioni di euro proteggerà l'anfiteatro dalle intemperie. L'idea di Sandro Veronesi

Un regalo alla sua città, Verona, e al suo simbolo, l’Arena. Così Sandro Veronesi di Calzedonia ha voluto “restituire” qualcosa al territorio indicendo un concorso architettonico per coprire l’anfiteatro. A vincere il premio da 40 mila euro è stato lo lo studio di ingegneria tedesco Schlaich Bergermann and partners, insieme con gli architetti del gruppo Gerkan Marg and partners, che ha primeggiato tra 87 proposte. L’idea è quella di una copertura rimovibile che verrebbe utilizzata per coprire gli spettatori anche nelle serate di pioggia e soprattutto proteggere l’Arena di Verona dalle intemperie e dall’acqua.

Il progetto del valore di 13,5 milioni si basa su un telo di copertura di circa 12 mila metri quadri su un unico lato a scorrimento che si nasconderà sull’anello superiore, e darà la possibilità di occultare anche i cavi nel periodo estivo. «È un progetto fantastico», esulta Flavio Tosi, che promette tempi brevi per la realizzazione (tre anni) e l’immediato avvio dell’iter di confronto con Sovrintendenza dei beni culturali e Ministero.

Oltre all‘idea avveniristica, che non mancherà di sollevare polemiche dei soliti tradizionalisti a oltranza. resta l’impressione che la tutela delle meraviglie del Bel Paese si affidata solo all’imprenditoria privata. Come ha ricordato lo stesso Tosi, per sigillare le gradinate dell’Arena saranno spesi in questo biennio 14 milioni di euro, 7 milioni dalla Fondazione CariVerona e da 7 da Unicredit. A pagare per ristrutturare il Colosseo fu Diego Della Valle, con tanto di proteste annesse. E oggi il più moderno progetto di promozione del nostro patrimonio è Gallerie d’Italia promosso da Intesa Sanpaolo con Sky Arte. Il ministro Dario Franceschini ha ottenuto ottimi risultati grazie all’introduzione dell’Art Bonus, un’iniziativa che ha innescato un circolo virtuoso tra incentivi fiscali e impegno civile. Ma quando arriverà l’impegno delle istituzioni per tutelare i nostri tesori?

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