Chi è Giorgio Squinzi

Il profilo del patron di Mapei, scelto come successore di Emma Marcegaglia nel ruolo di presidente di Confindustria

E’ il nuovo presidente designato per Confindustria, il che vuol dire che dal prossimo maggio Giorgio Squinzi succederà a Emma Marcegaglia come leader degli industriali. Nato a Cisano Bergamasco, il 18 maggio 1943, una laurea in chimica industriale e honoris causa in ingegneria chimica, il prossimo presidente di Confindustria è un esempio per l’imprenditoria italiana. Nominato Cavaliere del Lavoro nel 1998, con lui l’azienda fondata assieme al padre Rodolfo (la Mapei) si è trasformata da impresa familiare a multinazionale, leader nella produzione di adesivi e prodotti chimici per l’edilizia. A differenza di Alberto Bombassei, Squinzi – cattolico e appasionato di sport (ama il ciclismo, vedi Team Mapei; ma anche il calcio, è milanista e proprietario del Sassuolo, squadra del campionato di Serie B) – porterà Confindustria a una riorganizzazione nel segno della continuità con la gestione Marcegaglia. Le 6 priorità di Squinzi per ConfindustriaIl patron di Mapei ha già ricoperto cariche all’interno di Confindustria: al momento è consigliere incaricato per l’Europa, ed è stato per lunghi anni alla guida di Federchimica. “Sono per un colloquio continuo, costruttivo”, ha spiegato parlando del suo approccio nelle relazioni industriali. “Non sono per gli scontri – ha aggiunto e non sono una colomba, come invece sono stato descritto”. Uno dei risultati più significativi raggiunti nella sua carriera imprenditoriale – sottolinea Federchimica nella sua home page – è quello di non avere mai effettuato licenziamenti per riduzione di organici e di non aver mai chiesto trattamenti di cassa integrazione. Mapei è un gruppo che, compiuti 75 anni, impiega 7.500 persone, ha un fatturato di 2,1 miliardi di euro, con 59 stabilimenti produttivi di cui 9 operanti in Italia e gli altri nel resto del mondo (27 Paesi). Squinzi, sposato e con due figli “sulla quarantina pronti ad assumersi tutte le responsabilità”, ha già dichiarato di non voler perdere il contatto con la propria azienda, nonostante l’impegno che lo attende in Confindustria. Oltre all’impegno imprenditoriale e la passione per lo sport, Squinzi ama la lirica e non si perde una prima delle opere alla Scala, di cui è socio fondatore permanente.

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