Alberto Bombassei © GettyImages

Dare alle imprese di ogni dimensione e settore una ‘scatola di attrezzi’ costruita a livello interconfederale, dalla quale ogni azienda potrà scegliere il modello di contrattazione più coerente con le proprie esigenze. È questo il primo impegno assunto da Alberto Bombassei che si candida ufficialmente per la successione di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria. Il vice presidente di Viale dell'Astronomia e numero uno di Brembo, ha presentato il suo programma in dieci punti con una lettera intitolata “Quattro anni di impegno per Confindustria ”, inviata a 200 membri di giunta e alle 267 organizzazioni associate. Bombassei si dice convinto nell’errore di “ritenere che per avere libertà di decisione nei rapporti di lavoro sia meglio non essere associati a Confindustria. Semmai è vero proprio il contrario. Appartenere a Confindustria significa disporre di un ulteriore valore aggiunto a disposizione dell'impresa”, spiega. La lettera di Bombassei
Bombassei apre quindi il documento, sottolineando che “da tempo e in molti, ci interroghiamo se una grande nazione europea, come l'Italia, può continuare a cullarsi nella continuità, mentre il mondo cambia con una velocità vertiginosa. Chi come noi si confronta ogni giorno con le dinamiche internazionali sa che la risposta è no. Ebbene, il problema del nostro Paese è oggi racchiuso proprio in questa negazione. In altri termini, nello stato d'animo degli italiani è assente quella forza che - nonostante il rallentamento in corso - trainerà l'economia globale fuori dalla crisi. Mi riferisco all'energia di milioni di persone - in gran parte giovani - che in molte parti del mondo vedono nella trasformazione in corso la possibilità di costruirsi una migliore prospettiva di vita”.

Confindustria, per il dopo Marcegaglia la lista dei nomi è pronta

I DIECI PUNTI DEL PROGRAMMA