Ufficio: dieci regole per un rientro “smart”

Il segreto è pianificare, mantenere alcune buone abitudini delle vacanze e ritagliarsi spazi per il benessere e la famiglia.

C’è chi non ha mai staccato, chi le ferie le ha ormai dimenticate, ma per la maggioranza degli italiani questo non è un lunedì qualsiasi, ma il lunedì del temuto rientro in ufficio. Un momento che in molti vivono con grande stress. E negli ultimi anni il problema sembra essersi acuito. Forse perché, di fatto, si torna a lavoro già stanchi: la tecnologia, che ci permette di essere sempre connessi, a volte si rivela un’arma a doppio taglio, e così molti di noi non staccano mai, nemmeno in vacanza. Invece basterebbe qualche piccolo accorgimento per riprendere gli impegni lavorativi in modo “smart”. Quali? Methodos Italia, società di consulenza che affianca le aziende nei processi di Change Management, ha stilato un semplice decalogo.

Le dieci cose da fare per tornare al lavoro in modo smart
  1. Fissare un innovation meeting con tutto il team. «L’ansia da rientro diminuisce se si sa già che ci sarà un appuntamento dedicato non tanto a stabilire impegni o compiti, quanto a sfruttare la mente ancora libera e riposata per innovare processi, task o modalità di lavoro», spiega Maria Vittoria Mazzarini, esperta di smartworking di Methodos Italia. «È il momento giusto per proporre nuovi progetti e introdurre nuove tecnologie per facilitare la condivisione».

  2. Organizzare un healthy breakfast meeting. È un momento per pianificare le attività in modo conviviale e rilassato. «La cosa migliore», spiega Mazzarini, «è evitare di buttarsi subito sulla “to do list” e cominciare la riunione con uno spunto creativo, riflettendo sulle “lessons learned” imparate in vacanza e applicabili sul lavoro». Il plus è dato dalla scelta della colazione: gustosa ma anche equilibrata. Così questo momento può diventare l’occasione per introdurre nuove abitudini salutari e incontri regolari con tutto il team.

  3. Pianificare il primo giorno di lavoro in modalità smartworking. Se c’è la possibilità di lavorare da remoto, il primo giorno di lavoro può essere più proficuo e sicuramente meno ansiogeno. «Pianificare il giorno di ritorno come giorno di smartworking è la soluzione giusta per conciliare le esigenze familiari, come riordinare la casa e sistemare le valigie, e i primi impegni lavorativi, come smaltire le email arretrate, senza le interruzioni e l’atmosfera frenetica dell’ufficio», spiega Mazzarini.

  4. Pianificare le attività secondo una logica incrementale: “small steps first”, ovvero cominciare con piccole incombenze per sgomberare il campo e dedicarsi poi alle cose più impegnative.

  5. Prevedere momenti wellness. Le palestre fanno tanti sconti “early bird”: perché non approfittarne ora? Si risparmia e si è subito pronti a rimettersi in forma.

  6. Dedicare attenzione alla salute. Se la propria azienda mette a disposizione una piattaforma di welfare, è una buona idea prendere subito gli appuntamenti per fare un check up della salute.

  7. Mantenere in autunno le buone abitudini delle vacanze. «In vacanza molti di noi cominciano a fare yoga, praticano sport, fanno una passeggiata mattutina», nota l’esperta di Methodos. «Perché non continuare anche a casa? Anche con meno tempo libero è possibile crearsi uno spazio di benessere. Un esempio su tutti: ritagliarsi 15 minuti di meditazione ogni mattina».

  8. Mantenere la modalità “out of office” anche il primo giorno. Questo trucco, spiega Mazzarini, «serve a ridurre l’aspettativa di una risposta immediata e a gestire con più calma le email arretrate e altre attività». Sono proprio i messaggi non letti a generare ansia in chi rientra: ma ci sono molti sistemi di gestione delle mail che permettono di non ritrovarsi con una montagna di posta da smaltire, come Sanebox (www.sanebox.com).

  9. Fare un abbonamento al bike sharing. Visto che in vacanza ci si muove di più, è una buona idea sfruttare questa attitudine per prendere una decisione che spesso si rimanda: andare al lavoro pedalando. È quindi il momento giusto per fare un abbonamento a un servizio di bike sharing.

  10. In ufficio con i bimbi. Le scuole non sono ancora cominciate e trovare baby sitter o soluzioni alternative è spesso complicato, quindi perché non portare i propri figli con sé? «È una soluzione che fa bene al lavoro e alla famiglia», fa notare Mazzarini. «I bambini in ufficio indubbiamente rendono più leggera l’atmosfera, e poi è l’occasione per passare del tempo insieme e mostrare loro dove si lavora». L’idea in più è accordarsi con capi e colleghi per creare un piccolo gruppo di bambini e organizzare attività dedicate a loro.

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