Lavoro, più occupati in Italia. Contratti in crescita anche per i giovani

Diminuisce contestualmente il numero di persone che non studia né lavora. Il premier Renzi: “Il Jobs Act funziona”

Continuano ad arrivare segnali positivi dal mercato del lavoro. Stando infatti ai dati Istat, nel secondo trimestre 2016 il numero dei lavoratori è cresciuto di 439 mila unità (+2%) rispetto al corrispettivo periodo 2015. Il trend coinvolgerebbe tutte le tipologie contrattuali, a beneficio soprattutto dei giovani. Tra i 15 e i 34 anni l’aumento del numero delle persone occupate è di 223 mila su basa annua. Contestualmente starebbe diminuendo il numero dei Neet, ossia delle persone che non studiano e non lavorano (Neet sta per not in education, employment or training): su base annua il loro numero scende di 252 mila unità. In generale il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni si attesta al 57,7% aumentando di 1,4 punti percentuali.

Lo scenario si mantiene positivo anche quando si confronta il secondo trimestre 2016 con i primi tre mesi del 2016. Su base congiunturale, infatti, il numero di occupati cresce di 118 mila unità, ossia del +0,8%. In particolare per quanto riguarda per i dipendenti a tempo indeterminato la crescita è del +0,3%, per quelli a termine è del +3,2% mentre per i lavoratori indipendenti ci si attesta sul +1,2%.

Entusiasta il premier Matteo Renzi: dopo aver twittato su internet che «il Jobs Act funziona», ai microfoni di Radio2 ha aggiunto: «L’Italia sta diventando piano piano un Paese per giovani, ma c’è tanto da fare».

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