Il dopo ‘spin off’, commenti e dichiarazioni a margine dell’assemblea Fiat

Marchionne a ruota libera, dalle partecipazione di Fiat in Chrysler alla situazione dei lavoratori e stabilimenti del gruppo (tra cui Pomigliano). Non mancano le reazione dei sindacati con Epifani (Cgil), Landini (Fiom) e Bonanni (Cisl)

L’assemblea Fiat approva lo Spin off – vedi news

Bonanni (Cisl): “Scorporo non cambia nulla”Per il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, e relazioni sindacali con la Fiat non cambieranno, anche dopo lo scorporo delle attività del Lingotto. “Il problema vero – ha detto Bonanni – è quanti investimenti faranno. Ovvero, se confermeranno i 20 miliardi promessi per fare la fabbrica in Italia. Se separano i gruppi – ha spiegato – senza fare investimenti, allora sì è un fatto negativo, ma se confermano gli investimenti mi pare si tratti di una razionalizzazione assolutamente comprensibile”.

Operai contestano stipendio Marchionne e l’ad risponde: “Guadagno di più, ma non faccio ferie” “Voglio rispondere alla domanda che mi hanno fatto fuori (dall’assemblea per lo spin off Fiat, dove si è tenuta la protesta di alcuni operai del Lingotto, ndr) se sia giusto che io venga pagato 400 volte il salario più basso di questa azienda. Intanto la relazione sbagliata, perché bisogna fare il calcolo su un salario medio pagato dalla Fiat in tutte le parti del mondo. A parte questo, io vorrei sapere quante di queste persone sono disposte a fare questa vita qui. Domandi quando è l’ultima volta che sono andato in ferie e poi ne parliamo. Si parla sempre di diritti e mai di doveri”.

Marchionne: “Mirafiori? Andiamo avanti stabilimento per Stabilimento”Prima di parlare di Mirafiori si dovrà procedere stabilimento per stabilimento “per cercare di trovare le condizioni di governabilità”. Lo conferma Sergio Marchionne che ammette l’esistenza di un problema nel trovare un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali. “Abbiamo fatto un grosso passo avanti con Pomigliano, là la partita è chiusa e si sta investendo. Adesso dobbiamo proseguire sulla questione della governabilità dei siti”.

Rcs non avrà partecipazioni in Fiat Industrial, lo conferma John ElkannLe partecipazioni editoriali non andranno in Fiat Industrial poiché “sinergie tra mondo editoriale e dei veicoli industriali è difficile da trovarne”. Lo conferma il presidente Fiat, John Elkann, in risposta a una domanda sull’eventualità che le partecipazioni nella Rcs passino dalla Fiat all’Exor.

La Fiat punta al 51% di ChryslerL’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, conferma l’interessamento di Fiat per il pacchetto di maggioranza di Chrysler. “Quando saranno estinti i debiti nei confronti del Tesoro degli Stati Uniti e del governo canadese, la Fiat potrà arrivare a detenere il 51% della società americana” conferma Marchionne. Il primo aumento previsto (dal 20 al 25%) arriverà al massimo entro l’inizio dell’anno prossimo e sarà legato al lancio della Fiat 500. “Gli altri due aumenti per arrivare al 35% avverranno entro il prossimo anno”.

Landini (Fiom): “Fiat non applica le leggi di questo Stato”Nella giornata che sancisce lo scorporo della Fiat, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, commenta la marcia di protesta dei tre operai di Melfi (Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli) contro il loro licenziamento. Per Landini la Fiat “continua a rifiutarsi di applicare le leggi di questo Stato. È stata condannata per comportamento antisindacale e invece siamo ancora di fronte al fatto che si vuole non applicare le leggi impedendo ai lavoratori di svolgere il proprio lavoro”.

Epifani (Cgil): “Lavoratori pagano prezzo non giusto”“Sono persone che stanno pagando un prezzo non giusto, in un clima sociale difficile e delicato interno alle relazioni industriali”. E’ quanto afferma all’agenzia di stampa Ansa Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, dopo aver incontrato i tre operai dello stabilimento Fiat di Melfi licenziati dall’azienda e reintegrati dal giudice del lavoro ma non riammessi alle linee di montaggio.

Marchionne su PomiglianoI problemi della fabbrica di Pomigliano sono, almeno per l’ad Fiat, sostanzialmente risolti. “Sulla base dell’accordo raggiunto con i sindacati che hanno appoggiato l’iniziativa – ha spiegato Marchionne – abbiamo iniziato gli investimenti. La vettura sarà prodotta entro il 2011, l’impegno sarà mantenuto”.

Marchionne e i lavoratori FiatNel corso del suo intervento all’assemblea degli azionisti, Sergio Marchionne ha parlato anche della situazione dei lavoratori Fiat in Italia. Secondo l’amministratore delegato il progetto di scissione ”è un modo per assicurare ai lavoratori, nel medio e nel lungo termine, un porto molto più sicuro. Il dialogo continua, cercheremo di portarlo avanti per il benessere di tutti i lavoratori Fiat in Italia”. Riguardo alle polemiche Marchionne ha dichiarato: “Ogni volta che ci muoviamo per migliorare le condizioni in fabbrica sentiamo parlare di presenza statale. Sono discorsi al di fuori del contesto storico. Ho sentito anche qui critiche gratuite senza nessuna sostanza. Sono discorsi provinciali che si fanno solo in Italia”.

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