Partita iva comunitaria: che cos’è, come funziona e come ci si iscrive

Serve a quei professionisti o a quelle imprese che vogliano operare all’estero. Va richiesta all’Agenzia delle Entrate

La partita iva comunitaria non è molto diversa da una normale partita iva, quello che cambia è il suo raggio operativo. Se con la seconda si può operare soltanto all’interno del territorio nazionale, con la prima invece si possono avere rapporti commerciali anche con società, attività o persone residenti in un altro stato dell’Unione. È, in breve, una partita iva che può operare con l’estero, viene concessa dall’Agenzia delle Entrate e come quella valida solo all’interno del Paese consiste in una sequenza numerica che identifica il suo titolare.

Partita iva comunitaria:l’iscrizione al Vies

Una volta che si riceve l’autorizzazione, ci si deve iscrivere al Vies (Vat Information Exchange System), la rete per la condivisione delle informazioni relative all’iva in ambito comunitario. Per farlo, si deve compilare il campo “Operazioni intercomunitarie” del quadro I dei modelli AA7, riservato ai soggetti diversi dalle persone fisiche, oppure AA9, che invece deve essere compilato da imprese individuali e lavoratori autonomi. Questo, se l’attività non è stata ancora avviata. Nel caso in cui invece si fosse già titolari di una partita iva, l’iscrizione al Vies si può fare direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’obbligo di iscrizione al Vies è stato introdotto dal decreto legge numero 78 del 2010, per adeguare il nostro ordinamento a quello europeo. Naturalmente, la partita iva comunitaria può essere verificata nello stesso modo di quella ordinaria, con un semplice check sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Questo serve per essere certi dell’esistenza o dell’affidabilità con il soggetto comunitario con cui si stanno per stringere rapporti commerciali o professionali.L’iscrizione è gratuita.

Casi di cancellazione dal Vies

La partita iva comunitaria offre molte possibilità ma chiede anche una disciplina. Chi la apre accetta l’impegno di inviare a cadenza trimestrale moduli riepilogativi delle proprie attività. Se per quattro trimestri consecutivi non si adempie a quest’obbligo, l’Agenzia dà per scontato che l’attività in questione sia cessata e ritira la partita iva, informandone prima il titolare. Può essere inoltre ritirata in caso di controlli che rivelino l’incompletezza o la non correttezza dei dati forniti. Si è liberi di rinunciare alla partita iva comunitaria in qualsiasi momento, basta informarne l’Agenzia che provvederà all’esclusione dal Vies.

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