Nucleare: favorevole un italiano su due

Il 48% degli intervistati a un sondaggio di Swg ha dato il suo via libera a nuove centrali nucleari in Italia

Nucleare: favorevole un italiano su due© Getty Images

La metà degli italiani sarebbe favorevole al ritorno del nucleare nella Penisola. È quanto emerge dall’indagine condotta da Swg e che viene presentata oggi nell’ambito della sesta edizione dell’Intelligence Week di Roma.

In base ai risultati del sondaggio, condotto su un campione di cittadini maggiorenni, per quasi otto connazionali su dieci la nuova compagnia creata da Enel, Ansaldo e Leonardo è “un’adeguata risposta al crescente bisogno di elettricità nel Paese”. Su questo punto l’unica preoccupazione è che la filiera produttiva resti in Italia. Allo stesso tempo, però, solamente il 10% degli intervistati dichiara di conoscere queste nuove tecnologie: si parla soprattutto dei cosiddetti mini-reattori, su cui si concentra proprio l’intesa per la newco.

Ritorno dell’energia nucleare in Italia? Sì, no, forse…

Perché gli italiani dicono sì al nucleare? Secondo il rapporto, sarebbero tre in particolare gli elementi a sostegno di questa tipologia di energia. Innanzitutto la domanda di elettricità è in crescita e le rinnovabili potrebbero risultare insufficienti. Si avverte inoltre un’esigenza di autonomia rispetto alle forniture energetiche provenienti dall’estero. Infine, secondo alcuni, bisogna difendere le aziende sul piano della competitività. Così il 48% degli italiani consultati ha dato il suo ok a nuove centrali nucleari, il 24% ha assunto una posizione contraria e il 28% ha preferito non esprimere preferenze. È favorevole il 57% degli uomini, sul piano del genere, e la stessa percentuale vale per gli abitanti del Nord Ovest, sul fronte geografico, ma è pronto ad accogliere il nucleare anche il 55% dei residenti nei piccoli centri urbani. Inoltre a dire sì all’atomo è il 63% degli elettori della maggioranza e solo il 42% nell’opposizione.

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