Un esteta di professione e per vocazione come Oscar Wilde, scriveva che «la bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino». Come dire che la bellezza non dà risposte, la bellezza è la risposta. A cosa? A ciascuno di noi il compito di cercare la sua personale domanda.
Perché tanto quanto l’arte parla lingue diverse all’anima di chi la guarda, lo stesso vale per la bellezza. Ecco perché essa può manifestarsi ovunque, sublimemente nella natura, ma anche negli artefatti dell’uomo, perché essi sono figli di come l’artista o l’artigiano o il designer o il creativo l’hanno interpretata e foggiata con le loro stesse intelligenze e mani. Per questa VII edizione della nostra Forma della Bellezza dell’anno 2025 – allegata al numero di Business People di dicembre – abbiamo scelto quindi 20 oggetti che, a loro modo, possono rispondere a delle personali domande o esigenze; e intervistato su questo tema tre interlocutrici d’eccezione: la filosofa-scrittrice Maura Gancitano, la visual artist Eszter Magyar e l’eclettica Elisabetta Sgarbi. Tre punti di vista tutti da leggere.