Scarica l’inserto di Business People di maggio
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Quando, esattamente un anno fa, pubblicavamo la IV edizione del nostro inserto annuale a tema della Diversity, Equity & Inclusion, mai ci saremmo immaginati di dover (appena 12 mesi dopo) registrare uno scossone globale a tutte le politiche avviate nel mondo. Tant’è che se allora ci chiedevamo «A che punto siamo?», adesso la domanda a cui urge dare una risposta è diventata «E ora che succede?». La stessa retromarcia che si sta registrando anche sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
È come se le emergenze e le crisi globali, vedi le guerre sempre più vicine e connesse all’Occidente, abbiamo fatto da barriera, da detonatore, e di rimbalzo ci siamo ritrovati a fare dei passi indietro in tema di diritti civili e non solo. Tutto questo a riprova che i diritti non sono acquisiti per sempre, che la libertà non va mai data per scontata, men che meno la democrazia, così come il buonsenso.
Quanto ci ritroviamo a vivere e quello su cui continuiamo a discutere è la riprova che nulla è conquistato per sempre, e che bisogna avere cura delle conquiste sociali, delle nuove consapevolezze in tema di tutela e rispetto umano e ambientale, perché astruse (quando non malevole) logiche politiche ed economiche sono sempre in agguato pronte a metterle in dubbio e a riconsiderarne i vantaggi. Come se la giustizia, l’equità, l’inclusione, la diversità non fossero in sé stesse dei valori. Si spera irrinunciabili, quanto meno in Europa.
In questa V edizione del nostro speciale sulla Diversity, Equity & Inclusion 2025, inserto di Business People di maggio abbiamo analizzando lo stato dell’arte della DE&I e provato a ipotizzare cosa ci aspetta nei prossimi mesi. Per farlo, abbiamo anche coinvolto sul tema Simona Cuomo, coordinatrice dell’Osservatorio Diversity & Inclusion & Smart Working di Sda Bocconi, e alcune delle principali aziende attive su questo fronte: L’Oréal, Warner Bros. Discovery e Cosnova.
