Pmi italiane in cerca di manager esperti di tematiche Esg

Sull’onda del trend tra le grandi aziende, anche le piccole e medie imprese del nostro Paese stanno affacciandosi ai temi di Esg. Il principale timore? Essere esclusi come fornitori

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L’anima sostenibile del tessuto imprenditoriale italiano cresce di anno in anno. A guidare questa trasformazione sono le grandi imprese. Secondo lo studio Corporate Social Investment e Esg, realizzato da Dynamo Academy e da Sustainability Lab di Sda Bocconi, il 59% delle aziende ha già istituito un Comitato Esg e quasi sette su dieci hanno incrementato gli investimenti per il benessere dei dipendenti. La vera sfida, tuttavia, sarà quella di far crescere una cultura sostenibile anche tra le pmi italiane.

Su questo qualcosa inizia a muoversi seppur ancora in modo “destrutturato” e spesso senza un piano definito. Nell’industria manifatturiera, ad esempio, secondo l’Osservatorio Mecspe solo una parte degli imprenditori conosce appieno le tematiche Esg (41%), eppure più di otto su dieci, consapevolmente o no, hanno già introdotto o stanno valutando di introdurre almeno un’iniziativa a favore dell’ambiente, della società o della governance.

In aumento la ricerca di manager esperti di tematiche Esg

Questa maggiore attenzione da un lato sta facendo crescere l’interesse degli imprenditori più piccoli verso l’adozione di politiche Esg, anche se non obbligati; dall’altro sta iniziando a influenzare le imprese nella scelta dei propri manager. Secondo l’analisi dello Studio Temporary Manager, nei primi sei mesi del 2023 le richieste di informazioni sull’attività di manager temporanei esperti di tematiche Esg sono aumentate del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E per i prossimi mesi il dato tenderà a crescere sensibilmente.

Inoltre, sempre più imprenditori nella scelta dei manager C-Level valutano competenze trasversali che riguardino anche tematiche Esg. In sintesi, le figure apicali delle pmi devono sicuramente saper gestire le imprese ma anche avere un’attenzione alle persone e alla società.

Politiche Esg e il timore di rimanere esclusi

Tra i settori maggiormente interessati si rilevano quelli ad alto contenuto tecnologico, come l’automotive, dove la parte di supply chain ha un ruolo importante ed è alto il timore di essere esclusi come fornitori.

“Le grandi imprese hanno capito l’importanza di adottare politiche ESG in quanto le aziende che hanno migliori rating in questo ambito sono anche le più solide”, afferma Gian Andrea Oberegelsbacher, amministratore delegato di Studio Temporary Manager. “Questo percorso di trasformazione sta iniziando a impattare a cascata sulle pmi. Sempre più aziende di grandi dimensioni scelgono i propri fornitori sulla base di criteri che siano in linea con le proprie policy aziendali. Di conseguenza, le pmi dovranno adeguarsi ed essere compliance se vogliono continuare a far parte della loro catena del valore, pena l’esclusione”.

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