Parola d’ordine: concorrenza nei trasporti

Per Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di Ntv, serve dare concretezza all’Authority dei Trasporti, per favorire crescita di qualità e domanda del trasporto ferroviario, anche a livello regionale

«Il primo e più urgente provvedimento che la politica dovrebbe prendere per il nostro settore, nei suoi primi cento giorni, è senza dubbio quello di dare concretezza all’Authority dei Trasporti, istituita lo scorso maggio dalla legge “Cresci Italia” e mai resa operativa. C’è bisogno con urgenza di un organismo terzo che vigili sulla piena attuazione della liberalizzazione del trasporto ferroviario di persone, che faccia da arbitro imparziale tra i diversi operatori e che garantisca condizioni eque per tutti. La concorrenza è un volano di sviluppo formidabile, incentiva le imprese ad alzare l’asticella della qualità del servizio, così come è accaduto nell’Alta Velocità, e nello stesso tempo – non meno importante in un momento di crisi economica come quella attuale – innesca un meccanismo di riduzione dei prezzi. Un esempio? Viaggiare con l’Alta Velocità oggi costa in media il 30% in meno rispetto a un anno fa. Complice anche l’aumento della qualità, il sistema ferroviario nel suo complesso, nel 2012, è cresciuto all’incirca del 16%. Trenitalia ha dichiarato un aumento di viaggiatori nelle Frecce pari al 5-6%. Questo significa che Ntv non ha “rubato” passeggeri all’ex monopolista, ma ha generato domanda aggiuntiva di trasporto, iniettando nuova linfa nel mercato. È un dato importantissimo, in netta controtendenza rispetto a tutti i principali indicatori economici, che registrano una flessione. Se in un contesto non ancora del tutto liberalizzato come è quello attuale dell’Alta Velocità sono stati raggiunti tali risultati, immaginiamo cosa potrebbe garantire una piena e consolidata apertura alla concorrenza. Ma affinché la competizione sia sana e trasparente, sono necessarie regole chiare e sanzioni certe per chi le infrange. La liberalizzazione del trasporto ferroviario, a differenza delle altre grandi liberalizzazioni che hanno avuto luogo in Italia (telefonia ed energia), ha mosso i suoi passi senza la supervisione di un’istituzione che vigilasse sul reale grado di apertura del mercato, e questa è una grave anomalia che va corretta il più presto possibile. Chiediamo inoltre di proseguire con coraggio su quella stessa strada, iniettando una robusta dose di concorrenza anche nel trasporto regionale. L’Alta Velocità, proprio grazie all’apertura al mercato, ha fatto un balzo in avanti e oggi possiamo dire con soddisfazione che la qualità del servizio non ha paragoni in Europa in questo campo. Ma milioni di pendolari oggi viaggiano in condizioni veramente vergognose, indegne di una nazione civile. È arrivato il momento di portare i benefici della concorrenza anche nel trasporto regionale. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. E la stessa legge “Cresci Italia” approvata nella primavera scorsa obbliga le Regioni a indire gare sui servizi ferroviari, una volta scaduti i contratti in essere».

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