Fabriano spegne l’iconica F3: stop alla produzione di carta per ufficio

Fabriano spegne l'iconica F3: stop alla produzione di carta per ufficio© Getty Images

La crisi del settore della carta prosegue e Cartiere Fabriano ne è la cartina di tornasole. Se i sindacati dell’industria dei cartai e dei cartotecnici hanno annunciato che i licenziamenti sono stati scongiurati, ottenendo un “risultato positivo per i lavoratori”, a stretto giro è arrivata la notizia dello stop alla storica F3, una grande macchina che non era mai stata “spenta” in mezzo secolo di vita.

La nascita del primo foglio per fotocopie, il “Copy 2”, si fa risalire infatti a circa 50 anni fa. L’ultima bobina è stata estratta ieri mattina, alle ore 8;15, in seguito allo stop della produzione con gli operai che hanno messo i loro nomi su un foglio in segno d’addio (vedi in fondo all’articolo).

“Con il ritiro della procedura dei licenziamenti”, avevano comunicato proprio lunedì 9 dicembre i sindacati, “la cassa straordinaria da area di crisi complessa (dunque, non per cessazioni), i trasferimenti volontari in area Marche e l’impegno alla re-industrializzazione, si è ottenuto un accordo anche sugli ammortizzatori per i somministrati e sono stati scongiurati i licenziamenti che avrebbero messo in crisi un settore e gravato sul tessuto sociale della Regione”. Così il segretario generale Slc Cgil, Riccardo Saccone, e la segreteria nazionale Slc Cgil, Giulia Guida, hanno commentato positivamente l’esito dell’incontro avvenuto lunedì al Mimit dove era previsto il tavolo di crisi sulla vertenza Giano del gruppo Fedrigoni.

Le procedure per 174 licenziamenti erano già cominciate, ma sono state ora sospese per almeno un anno. I dirigenti sindacali della Cgil, oltre al ritiro dei licenziamenti e alla verifica del piano sociale a tutela di tutti i lavoratori di Fabriano, volevano ottenere “tempo indispensabile per rilanciare il sito e chiedere ammortizzatori sociali per accompagnare il percorso di re-industrializzazione, che deve avvenire nel corso del 2025”.

Lo stop alla F3 e la chiusura del sito di Rocchetta erano una notizia nota ormai da ottobre 2024. “La salvaguardia del reddito dei dipendenti di Giano Srl”, ha dichiarato il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, “è sicuramente un risultato importante a cui sindacati e istituzioni hanno lavorato nelle scorse settimane. Tuttavia, la messa in liquidazione della società equivale alla perdita di posti di lavoro sul nostro territorio, nonostante le garanzie di ricollocamento da parte di Fedrigoni. Saranno 12 mesi in cui cercheremo, in sinergia con le altre istituzioni, di ricostruire il futuro del settore carta a Fabriano, anche con piano di riconversione industriale. Da Fedrigoni era lecito aspettarsi un atteggiamento più consapevole della crisi sociale che questa loro decisione comporterà per il nostro territorio. Ora ci aspettiamo che mantengano l’impegno di investire sulle linee produttive delle carte valori e delle carte artistiche in modo da ricollocare sul nostro territorio i lavoratori di Giano evitando la desertificazione occupazionale”.

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