Booking: per l’Agcm presunto abuso di posizione dominante

Avviata un’istruttoria per accertare la condotta del portale e-commerce attivo nel settore dei viaggi

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L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Booking (in particolare delle società Booking.com Srl, Booking.com B.V. e Booking.com International B.V.) per accertare un presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi online di intermediazione e prenotazione di strutture alberghiere.

Booking nel mirino dell’Antitrust: la testi dell’Agcm

Secondo l’Antitrust italiana, Booking conferirebbe alle strutture alberghiere che fanno parte del Programma Partner Preferiti (e della sua estensione Preferiti Plus) vantaggi in termini di visibilità della propria offerta nei risultati di ricerca, a fronte di commissioni più elevate e dell’impegno a offrire su booking.com prezzi “competitivi”, ovvero non più elevati di quelli che le strutture applicano sul proprio sito o sulle piattaforme di altre agenzie di viaggio online (le cosiddette Ota). Al contempo, quando riscontra, all’esito di un monitoraggio capillare e sofisticato, che una struttura offre prezzi migliori su altri siti online, Booking si riserva la possibilità di applicare, senza il consenso delle strutture, uno sconto (il cosiddetto Booking Sponsored Benefit) per allineare l’offerta di booking.com alla migliore tra quelle disponibili online.

Nel suo insieme, si precisa in una nota dell’Agcm, questa strategia sembra idonea a ostacolare lo svolgimento di una concorrenza effettiva nel mercato, quantomeno nazionale, dei servizi online di intermediazione e prenotazione alberghiera, a danno di altre Ota con effetti negativi sulle strutture ricettive e, in ultima analisi, sui consumatori in termini di maggiori prezzi e minore scelta nei servizi di intermediazione e prenotazione online.

La nota di Booking.com

Nella giornata di giovedì 21 marzo, i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Booking.com Srl, con l’ausilio del nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Attraverso una nota, Booking.com ha confermato di “collaborare pienamente” con la la Guardia di Finanza e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

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