Pitti uomo da record

L’86esima edizione della kermesse fiorentina si chiude con il 5% in più di buyer. Non solo estero, ottime anche le presenze italiane

È il +8% registrato dalle presenze italiane il dato più incoraggianti tra quelli registrati in occasione della 86esima edizione di Pitti Immagine Uomo, andata di scena a Firenze dal 18 al 20 giugno. Buyer italiani per la prima volta dopo diversi anni in vistoso aumento, segno che il mercato italiano è pronto alla ripresa. In totale le prime previsioni sull’affluenza finale della kermesse fiorentina registrano un aumento del 5% nel numero totale dei compratori che dovrebbero superare quota 19.000: si tratta del miglior risultato delle ultime edizioni estive, dovuto al costante progredire dei compratori esteri (+2% nei numeri dei negozi a questa edizione, in arrivo da un sempre maggior numero di paesi dai cinque continenti), ma anche – come detto – a una confortante ripresa del mercato italiano.

La classifica delle presenze internazionali conferma in testa il Giappone, seguito da Germania, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Francia, Cina, Turchia, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Corea del Sud, Austria e Russia. Accanto a questi i mercati emergenti o di nicchia del Sud Est asiatico, del Middle East, delle repubbliche asiatiche centrali, dell’Est e del Nord Europa, l’India, il Sudafrica e altri paesi africani, il Brasile, l’Australia, il Canada, il Messico e altri ancora.

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