Orologi da uomo, belli e utili

Alla scoperta delle complicazioni meccaniche che ci semplificano la vita

Prima dell’avvento dell’elettronica e dell’era digitale, l’orologeria meccanica aveva un’utilità reale che ha definitivamente perso a favore delle strumentazioni elettronico-digitali, molto meno costose e ben più precise e per certi aspetti affidabili. È così per i professionisti ultra-specializzati – dai sub ai piloti, dai navigatori agli astronauti – ed è così per la vita di tutti i giorni, basti pensare alla funzione degli svegliarini, dei cronografi e dell’indicazione di altri fusi orari, che oggi un qualsiasi smartphone supporta egregiamente insieme a mille altre funzioni.

D’altronde la razionalità non è tutto e un “cuore” che fa tic tac al polso è ancora capace di trasmettere emozioni che un aggeggio elettronico può solo sognare, se non altro perché la vita di un segnatempo meccanico ha un “respiro” temporale più ambizioso, come peraltro ha ben sintetizzato la fortunata campagna pubblicitaria di una celebre manifattura ginevrina: «Un Patek Philippe non si possiede mai completamente. Semplicemente, si custodisce. E si tramanda».

Perciò vale la pena di fare una panoramica delle funzioni più utili offerte dall’attuale mercato orologiero su movimento meccanico.

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Iniziamo dallo svegliarino, funzione più utilizzata dai “dormiglioni”, con il Tudor Heritage Advisor, che trae ispirazione da uno storico modello presentato nel 1957. La sveglia viene attivata dal pulsante a ore 8 ed è segnalata da una dicitura On/Off a ore 9 e la corona alle 2 permette invece di regolare l’ora della sveglia.

Nel 1952 Breitling ha poi creato il celeberrimo Navitimer per i professionisti dell’aviazione, con cronografo e regolo calcolatore circolare in grado di effettuare tutte le operazioni connesse alla navigazione aerea: un successo ininterrotto nei decenni. Passando ai fusi orari, la funzione Worldtimer consente una lettura chiara e immediata dei 24 che caratterizzano il pianeta e il Capeland di Braume & Mercie ne è un degnissimo rappresentante. Infine, non mancano altri tipi di misuratori, utili dalle profondità del mare alle vette innevate e non solo. L’Iwc Aquatimer Deep Three si avvale di un profondimetro meccanico che rileva l’immersione raggiunta fino a 50 metri. L’Oris Big Crown Pro Pilot Altimeter viceversa registra l’ascensione fino a 4.500 metri. Mentre il Breva Genie 02 Terre, oltre all’altimetro (fino a 5 mila metri) conta addirittura su un barometro di precisione, una funzione che probabilmente manca anche allo smartphone più sofisticato.

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