Vino: idee regalo davvero indimenticabili

Edizioni limitate dalla storia affascinante

Vino idee regaloLa proposta natalizia di Santa Tresa

Come avviene per un libro, regalare un vino può essere un gesto molto intimo: il vino è storia liquida del territorio e di chi lo ha prodotto, che invita all’esplorazione e all’approfondimento. Per questo Natale vi proponiamo alcune idee regalo, storie enoiche che uniscono l’arte del bel regalo con la possibilità gustarsi la piacevolezza di un buon vino.

Quale vino regalare a Natale

Impossibile non appassionarsi alla storia del più famoso pinot nero italiano, quello di J. Hofstätter, che risale al 1850, con l’Arciduca Giovanni di Asburgo. Fu grazie a lui che in Alto Adige si cominciarono a coltivare varietà francesi come pinot bianco, pinot nero, chardonnay e merlot. La tenuta venne poi comprata nel 1931 dal nonno avvocato di Martin Foradori, attuale proprietario. Dopo diversi viaggi in Borgogna, nel 1959 il padre di Martin cominciò a fare sul serio: il risultato oggi è il Barthenau Vigna S. Urbano Pinot nero, che per Natale esce in cassetta di legno con due bottiglie per annata 2011, 2012 e 2013, ideale per cominciare a costruirsi una verticale casalinga di uno dei più iconici vini italiani. Se pensate che la 1959 bevuta oggi ha un aroma affascinante, ematico ma dotato di carico di frutto ancora in parte fresco, c’è da scommettere che anche queste annate invecchieranno magnificamente, pur essendo già godibilissime.

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La cassetta di Barthenau Vigna S. Urbano Pinot nero di J. Hofstätter

La confezione natalizia di Santa Tresa riassume la storia della Sicilia. Nel profondo mediterraneo l’azienda produce il suo scrigno enoico biologico che mette in mostra le eccellenze del territorio: il Frappato in purezza, il Cerasuolo di Vittoria, unica Docg sicula, e un Grillo in versione spumante.

Per andare a stuzzicare gli appassionati di oggettistica, l’idea potrebbe essere il cofanetto dipinto a mano che racchiude una magnum di Iconema, il Tai Doc Piave di Ca’ di Rajo. Sono venti gli artisti italiani selezionati per far emergere l’unicità di un vino di per sé già affascinante, dato che nasce da un vigneto di 100 anni di età allevato a “bellussera”. Questo antico metodo di coltivazione della vite con disposizione dei tralci a raggera fino ad una altezza di 4 metri è un sistema praticamente sopravvissuto solo in questo vigneto.

Gli appassionati di storia si entusiasmeranno anche nel sentire il racconto dell’impresa di Leonia degli Albizi, nobildonna che ha dato nome al più importante metodo classico di casa Frescobaldi, che nel 1855 portò a Pomino (a sud di Firenze) chardonnay, pinot nero e altre uve francesi.

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Il cofanetto dipinto a mano che racchiude una magnum di Iconema di Ca’ di Rajo

Champagne, ma non solo

Nonostante l’Italia si distingua per originalità anche nelle bollicine, sotto le feste si concentrano le uscite particolari soprattutto per il mondo champagne. Tra le bottiglie più iconiche c’è il Comte de Champagne di Taittinger, prodotto dal 1956 in sole 30 edizioni, non plus ultra dell’amore di Taittinger per lo Chardonnay. Nel cofanetto trovate tre bottiglie in verticale 2011, 2012 e 2013, con la 2012 considerata tra le migliori di tutti i tempi.

Bellissima anche la storia, seppur più recente, di Gaston Burtin, genio del marketing capace di inventare vini e marchi dalla grande presa commerciale. Le prime uscite in Italia hanno convinto tutti a partire da Hommage a Gaston Burtin Brut.

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Infine, Moët & Chandon celebra il Natale e i suoi 280 anni con una bottiglia celebrativa in veste dorata con chicchi d’oro che salgono al cielo e sullo sfondo le riconoscibili colline di Epernay. La scatola con le sue linee dorate su sfondo bianco goffrato ricorda le cantine di gesso della regione dove quelle di Moët sono le più visitate in assoluto.

Per un sorso di storia, vi potreste rivolgere anche a Vindome o altre app di acquisto diretto di vini da investimento dai produttori che offrono regali particolari, come il certificato di acquisto di vini Bordeaux en primeur: chi lo riceve ha la garanzia di ricevere uno dei migliori vini del mondo al momento della sua uscita sul mercato tra circa 18 mesi. Se vi pare crudele regalare vini che non si possono aprire subito, allora il box Vindome da usare è Dallo Chateau alla Tavola, con vini 2016 che stanno entrando nella prima fase di buona bevibilità.

Infine, con il sistema Coravin a base di azoto che viene insufflato nella bottiglia quando si preleva l’equivalente di un bicchiere di vino, regalerete a un appassionato la possibilità di assaggiare senza pensieri i vini della sua collezione. La novità per Natale sono i modelli edizione limitata con colori che richiamano l’oceano e le stelle.

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