La sala interna del ristorante Mido di LimaÈ il Maido di Lima il miglior ristorante al mondo per il 2025 secondo la classifica The World’s 50 Best Restaurants, annunciata durante la cerimonia svoltasi, per la prima volta in Italia, il 19 giugno al Lingotto Fiere di Torino. Il ristorante, guidato dallo chef Mitsuharu ‘Micha’ Tsumura, è stato premiato per la sua cucina Nikkei, che fonde con eleganza la tradizione gastronomica giapponese con i vivaci sapori peruviani.
A oltre 15 anni dalla sua apertura, Maido continua a sorprendere i palati con un menu degustazione di oltre 10 portate che celebra ingredienti locali e stagionalità. Il nome stesso, “Maido”, è un’espressione giapponese di benvenuto che racchiude lo spirito ospitale del locale.
La Top 10: un viaggio tra i continenti
Alle spalle di Maido, al secondo posto si posiziona l’Asador Etxebarri di Atxondo, nei Paesi Baschi, dove la cucina alla brace è portata all’eccellenza. Terzo il Quintonil di Città del Messico, miglior ristorante del Nord America. Segue al quarto posto il Diverxo di Madrid, noto per la sua cucina provocatoria, e al quinto l’Alchemist di Copenaghen, che unisce gastronomia e arte.
Al sesto posto si piazza il Gaggan di Bangkok, che conferma la vitalità culinaria asiatica, seguito dal Sézanne di Tokyo. Ottava posizione per il Table by Bruno Verjus di Parigi, nono il Kjolle, ancora da Lima, e decimo Don Julio, celebre steakhouse di Buenos Aires.
Complessivamente, la classifica 2025 include ristoranti da 22 regioni nei cinque continenti, con ben 10 new entry. Il ristorante Potong di Bangkok (13° posto) si aggiudica l’Highest New Entry Award, mentre l’Ikoyi di Londra (15°) ottiene l’Highest Climber Award, con un balzo di 27 posizioni rispetto al 2024.
Italia: tre ristoranti nella Top 50
L’Italia si conferma protagonista della scena gastronomica internazionale con tre ristoranti nella classifica 2025. Al 16° posto figura Lido 84 a Gardone Riviera, da anni una certezza dell’alta cucina italiana. Segue Reale di Niko Romito a Castel di Sangro, in 18ª posizione, forte di una proposta che unisce rigore tecnico e creatività.
Grande novità è rappresentata dall’esordio nella Top 50 dell’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, al 20° posto: la crescita d’appeal per il ristorante altoatesino testimonia l’interesse verso le cucine di montagna e sostenibili. Infine, nella seconda metà della lista, al 31° posto torna Le Calandre della famiglia Alajmo a Rubano, storico tre stelle Michelin e simbolo della cucina italiana d’autore, mentre al 32° si conferma Piazza Duomo ad Alba, altra icona del gusto piemontese.
Un riconoscimento anche a Massimo Bottura
La serata torinese ha visto anche un importante riconoscimento per Massimo Bottura e Lara Gilmore, premiati con il Woodford Reserve Icon Award per il loro contributo visionario alla gastronomia mondiale e per l’impegno sociale attraverso progetti come Food for Soul e Il Tortellante.
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