Dove vanno a finire le eccellenze made in Italy

L'export di cibo italiano vale 38 miliardi e va in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Cina. Torna a crescere la Russia. Verona, Cuneo e Parma le maggiori città "esportatrici"

Il cibo italiano nel mondo vale 38 miliardi e cresce a un ritmo del 3,5% all’anno. A dirlo è l’indagine L’agroalimentare italiano nel mondo, realizzata dalla Camera di commercio di Milano e Coldiretti, con Promos, azienda speciale della Camera di commercio per le Attività Internazionali. Cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti valgono da soli 6,2 miliardi di euro, seguiti dai vini con 5,6 miliardi di euro. Vengono poi pane, pasta e farinacei con 3,6 miliardi di euro,, ma anche frutta e ortaggi lavorati e conservati, uva e agrumi con 3,4 miliardi di euro. Gli aumenti più consistenti si registrano per cioccolato, latte e formaggi, pesca e acquacoltura (+6%), oli e gelati (+5%), vini e granaglie (+4%).

FOOD EXPORT

«Tutte le principali destinazioni sono in crescita, in particolare Stati Uniti (+5,7%), Francia e Germania (+3%). In ascesa anche la Spagna (al sesto posto, +7,2%) e i Paesi Bassi (al settimo, +6,2%). Ma i prodotti “made in Italy” raggiungono anche Giappone (al 10° posto), Canada (11°), Australia (16°) e Cina (20°). In aumento soprattutto Romania (+16%) e Repubblica Ceca (+13%) ma torna a crescere anche la Russia, +10% (19esimo posto)». Ogni Paese ama una nostra eccellenza. Germania e Francia comprano un po’ di tutto, mentre gli americani vogliono vini, acque minerali e oli. La Spagna prende da noi il pesce fresco, la Corea del Nord prodotti da forno e lattiero caseari. Stessi gusti in Austria e Arabia Saudita – uva e agrumi -, con la Cina che chiede gelati, la Romania cioccolato, caffè, piatti pronti e pesce lavorato e Hong Kong carni.

Quanto alle province più “esportatrici”, la prima è Verona con 2,9 miliardi di euro di vini e dolci, seguita da Cuneo con 2,5 miliardi, in gran parte di merendine, e Parma con 1,6 miliardi. Bolzano è quarta davanti a Milano (1,4 miliardi), seguono Salerno e Modena.

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