Flyboard Air: con le ali ai piedi

Per fare del sogno di Icaro una realtà la tecnologia non manca. Ma noi siamo pronti a spiccare il volo?

Se non lo conoscete, segnatevi questo nome: Franky Zapata. Con ogni probabilità, sarà lui a trasformare il sogno di ogni uomo in realtà: volare, in piena libertà. Ex campione di moto d’acqua, l’Icaro del terzo millennio è un imprenditore francese, inventore del Flyboard Air: un dispositivo che permette di librarsi in aria fino a 3 mila metri d’altezza, volando a una velocità di circa 150 km/h. Quattro anni di sviluppo hanno portato a questo velivolo, dotato di quattro turboreattori da 250 cavalli ciascuno, tanta elettronica e una serie di algoritmi che permettono di stabilizzarlo e seguire i movimenti di chi lo guida.

Cavalcare le nuvole non è da tutti, a oggi servono coraggio e tanta pratica: almeno 50-100 ore in volo con il precedente Flyboard, collegato all’acqua. E se il sogno di Zapata è quello di realizzare una “tavola” talmente accessibile da utilizzarla per andare a far la spesa, a tenerci con i piedi per terra è l’attuale normativa: le regole dello spazio aereo non hanno saputo tenere il passo dell’innovazione al punto che allo stesso Zapata è stato interdetto il volo nella sua Francia dopo aver segnato il Guinness per il volo più lungo su hoverboard. Che dire, la tecnologia non basta: per una rivoluzione nei trasporti (taxi volanti compresi, che Uber punta a lanciare entro il 2020) anche la legge deve ancora spiccare il volo.

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