Ferdinand Piëch affida l’impero Porsche alla moglie

L’erede del fondatore del gruppo automobilistico tedesco ha trasferito le proprie quote a due fondazioni private austriache per evitare che i 12 eredi possano vendere

Ferdinand Piëch, presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo Volkswagen, pensa al futuro ed evita possibili lotte interne per l’eredità. In un’intervista alla rivista Focus, il nipote del fondatore Ferdinand Porsche – padre dell’omonima casa automobilistica e del gruppo Volkswagen – ha annunciato di aver trasferito le proprie quote in Porsche a due fondazioni private, ‘Ferdinand Karl Alpha’ e Ferdinand Karl Beta’ con sede in Austria. Nelle due fondazioni saranno versate la sua quota del 7% nel gruppo Volkswagen e una parte del 10% nella Porsche Holding, l’associazione dei concessionari numero uno in Europa.”Mi sta a cuore assicurare il futuro dell’impresa – ha detto a Focus -. Per questo e nel senso della continuità ho scelto la soluzione della fondazione. Piëch aggiunge “di avere il sostegno della maggioranza dei miei eredi”, ma sembra che alcuni dei suoi 12 figli (frutto di quattro matrimoni) stanno esaminando possibili iniziative legali. Lo statuto delle fondazioni prevede il divieto di vendere quote in assenza del via libera del loro vertice e di almeno 9 dei 12 figli di Piëch. Il progetto punta a dare le redini delle fondazioni, una volta scomparso Piëch, all’ultima moglie, Ursula, di 19 anni più giovane, che perderebbe comunque tale diritto se si risposasse.

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