Al via un’edizione internazionale del Vinitaly

Il settore vinicolo ottiene buoni risultati e brinda ad una fiera rinnovata che, a partire dal 25 marzo, promette bollicine per quattro giorni

Anche Bacco ne sarebbe fiero: il vino italiano continua ad essere sinonimo di qualità, genuinità, elemento irrinunciabile per accompagnare il buon cibo ma anche i momenti di perdizione, ed è sempre più esportato all’estero. Con 24 milioni di ettolitri l’export del vino ha infatti superato i 4,4 miliardi di euro, con una crescita di quasi il 13% rispetto al 2010. La 46esima edizione del Vinitaly, al via dal 25 marzo a Verona, sposta quindi il baricentro verso il mercato globale e mira a connotarsi sempre più come principale salone di business: per la prima volta si svolgerà in giorni feriali (ad eccezione del primo) per favorire un maggiore afflusso dei soli operatori specializzati e comprenderà anche espositori provenienti dall’Uzbekistan, dalla Moldavia, dall’Azerbaijan e dall’Armenia, superando i 110 Paesi di tutto il mondo. L’internazionalità dell’evento offrirà così la possibilità di degustare il vino decretato il migliore del mondo dall’Enciclopedia del vino (un Porto). Ma presso gli spazi espositivi non mancherà l’attenzione al nostro Bel Paese: una zona (l’Italia del Vinitaly) presenterà le attività promozionali e le iniziative che si svolgono all’interno dei singoli stand delle regioni italiane e vedrà il debutto la rassegna dedicata ai nostri vini biologici e biodinamici (il ViViT, ovvero Vigne, Vignaioli, Terroir).

E come se non bastassero oltre 95.000 metri quadri di Veronafiere, più di 4.000 espositori, workshop e convegni su vari temi, il Vinitaly continua anche in città con tante iniziative; tra queste il “Vinitaly for you”, un dopo salone nel centro di Verona. Un modo per accontentare davvero tutti i wine lover.

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