A 15 anni in azienda con il nuovo apprendistato previsto dal governo? Troppo tardi! L’associazione l’Officina di via Pompeo Leoni a Milano punta a portare i ragazzi nel mondo del lavoro subito dopo le scuole medie con laboratori e tirocini. Così, insieme a Compagnia delle Opere, Comune di Milano, Regione Lombardia e associazioni imprenditoriali del territorio ha ideato una bottega-scuola che lavora per accendere l’interesse per lo studio e per la pratica. L’anno scolastico 2010-2011 è quello inaugurale. Il corso di studi dura tre anni e non preclude l’ingresso all’università. A fine 2009 il 19,8% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni in Lombardia aveva lasciato gli studi dopo la terza media (su una media nazionale del 19,2%): si tratta di quasi 123 mila persone che si trovano senza formazione a cercare un proprio ruolo nel mondo del lavoro. L’analisi delle ragioni di questa scelta è stata il punto di partenza per sviluppare un modello di istruzione nuovo, con sbocchi professionali che vanno dalle lavorazioni artistiche dei metalli e dei gioielli all’elettricità e all’elettronica fino alla ristorazione. «La scuola non è riuscita a far comprendere a questi ragazzi il valore che trasmette loro», spiega Massimo Ferlini, protagonista del progetto come presidente dell’associazione l’Officina, membro della giunta della Camera di commercio di Milano e presidente di Cdo Milano. «Hanno bisogno di essere sfidati e di riappropriarsi dell’amore prima per se stessi, quindi per l’apprendimento. La nostra proposta li aiuta a trovare la voglia di alzarsi dal letto tutte le mattine per andare a scuola, convinti di perseguire così la propria realizzazione e il proprio bene. Lo scambio continuo tra aula e lavoro rende infatti riconoscibile l’importanza di quanto si impara perché viene utilizzato subito in officina». Le ore delle materie tecnico-professionali (361 solo il primo anno) sono più del doppio di quelle tradizionali dell’area linguistica (italiano e inglese) e si avvalgono di infrastrutture all’avanguardia con sette laboratori, quattro aule informatiche e due biblioteche. L’area messa a disposizione del Comune (i 18 mila metri quadri dell’ex autoparco comunale) permette di avere ampi spazi dedicati al tempo libero con campi sportivi, aree di incontro e laboratori di teatro, musica, arte e scrittura creativa, ai quali potranno prendere parte anche ragazzi non iscritti ai corsi scolastici. Inoltre troveranno casa qui più di 200 persone che non possono permettersi un alloggio a Milano, tra studenti, ricercatori e giovani lavoratori. L’idea è uno spazio di cultura e di incontro dove crescere insieme e riscoprire i saperi. «Abbiamo bisogno di persone sempre più qualificate, così abbiamo realizzato percorsi di studio che forniscano il maggior numero di strumenti culturali» commenta Ferlini.
NUMERI
18 mila mq la superficie dell’Officina per le attività formative, ludiche e di housing sociale
10 milioni di euro i finanziamenti pubblici (Regione Lombardia)
720 gli studenti dei corsi triennali dell’Officina
19,2% i ragazzi di 18-22 anni che in Italia hanno lasciato gli studi dopo la scuola media
18% circa i ragazzi di 25-34 anni che sono laureati
DA GRANDE VOGLIO FARE IL…
I corsi triennali dell’Officina permetteranno a 720 ragazzi di diventare
Fornai, pasticceri, operatori della ristorazione
Segretari, receptionist, operatori amministrativi
Elettricisti, operatori elettrici
Informatici, operatori elettronici
Orefici, esperti di lavorazione artistiche dei metalli e delle gemme
Per informazioni contattare il Centro di formazione professionale Galdus (www.gladus.it)
L’ORAFO DEL TERZO MILLENNIO
Già alla fine del primo anno all’Officina si è in grado di produrre oggetti elementari finiti e lavorare la cera per realizzare modelli per l’oreficeria. Si studiano le tecniche della filatura e le basi dell’orologeria insieme alle materie tradizionali (con una particolare attenzione per l’inglese e l’informatica). Dall’anno successivo si è pronti per gli stage in azienda.
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