Stipendi, per i manager nessun aumento dal 2010

Crescono (e di poco) le retribuzioni per quadri e impiegati, ma non per i dirigenti, che, inoltre, non vedono miglioramenti nei bonus da 12 anni

Se non fosse per gli avanzamenti automatici precedentemente concordati nei contratti collettivi di lavoro, nel 2014 gli stipendi italiani non sarebbero aumentati di un solo centesimo. È quanto emerge dall’annuale indagine della multinazionale della compensation Hay Group, condotta su un campione di 505 aziende e quasi 300 mila lavoratori: quest’anno, ad aumentare sono state solo le retribuzioni dei quadri (+1,5%) e degli impiegati (+2,5%) in forza degli avanzamenti automatici.

PER I MANAGER STIPENDI FERMI AL 2010. Fermi al palo, invece, i compensi percepiti dai manager: il loro stipendio, pari a 119 mila euro medi lordi l’anno, è tale dal 2010. Non va meglio sul fronte del bonus: si è tornati indietro addirittura di 12 anni, quando i premi dei manager erano meno di un sesto dello stipendio. Addirittura, nel caso di quadri e impiegati, il bonus percepito non arriverebbe a toccare il valore di una mensilità fissa.

BLOCCATI AUMENTI E PROMOZIONI. “Le politiche retributive continuano a inseguire la massima efficienza della struttura dei costi”, spiega al Corriere della Sera Michele Stasi, associate director di Hay, responsabile dell’area servizi delle aziende. “La riduzione dei dipendenti in organico, aggiunta alle altre misure, ha permesso una riduzione della spesa complessiva per le retribuzioni di oltre il 10%”. Stando infatti all’indagine, un’azienda su tre avrebbe bloccato sia le promozioni a ruoli superiori sia gli aumenti salariali. Quanto al 2015, le previsioni prevedono, da un lato, una riduzione, pari all’1%, dell’organico, dall’altro l’incremento degli stipendi da parte di un terzo delle aziende analizzate.

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